Dall’estate 2021 c’è stato un cambio di passo deciso all’ombra della Torre Pendente, un’apertura verso l’estero mai avvenuta prima (anche per le limitazioni esistenti fino agli anni ’90) e che quest’anno sta ulteriormente prendendo pieno. Chissà, forse anche una sfumatura internazionale voluta dal Patron Alexander Knaster che nel proprio percorso formativo ha miscelato più culture diverse. In attesa di nuovi ed eventuali arrivi sono 11 i calciatori stranieri alla corte di Rolando Maran espressione di 9 paesi diversi: si tratta di una situazione non consueta a Pisa, più frequente nel mondo del calcio e soprattutto in una società più multietnica. Dopo gli ultimi arrivi la Nazione più rappresentata è la Romania: a Marius Marin fanno compagnia Adrias Rus e Olimpiu Moruțan. Poi ci sono altri altri 8 calciatori nati all’estero, si tratta di Nicolas (Brasile), Dekic (Serbia), Hermannsson (Islanda), Nagy (Ungheria), Touré (nato in Germania e di origini Guineane) e Cohen (Israele) tutti facenti parte anche della rosa dello scorso campionato. A loro si aggiunge Seck (Senegal) rientrato dal prestito dalla Primavera della Fiorentina la cui permanenza non è sicura. Inoltre sono arrivati Roko Jureškin e Tomas Esteves. C’è da dire però che il Pisa, rispetto alla rosa della scorsa stagione, ha perso anche 4 stranieri: Leverbe, Gucher (in uscita), Benali e Puscas, si trattava di elementi che conoscevano già il campionato italiano ma l’impronta – evidentemente – era già segnata per un club sempre più internazionale sotto molti punti di vista.

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