Per parlare della debacle del Pisa a Terni del 23 maggio 1993 bisogna assoluamente fare un doveroso passo indietro.
Il sogno. Nell’estate del 1992 il calciomercato aveva emesso un verdetto unanime. Tra le favorite alla promozione in A dovevano essere inserite di diritto le neopromosse Spal e Ternana. Gli estensi, strepitosi nelle amichevoli, avevano puntato su Ciocci e Nappi ma la squadra che aveva impressionato di piuù era la Ternana. Gli umbri del presidente Rinaldo Gelfusa prendono il portiere Pino Taglialatela dal Napoli, il centrocampista Luca Evangelisti del Bologna, l’estroso Pietro Maiellaro dalla Fiorentina, il promettente Francesco Fiori dall’Alessandria, e il “cobra” Sandro Tovalieri che ha appena contribuito alla prima storica promozione in A dell’Ancona a suon di gol. Le figurine di una nota marca di album dell’epoca, che uscivano già in estate anticipando il classico invernale della Panini, aveva già stampato le foto sorridenti dei nuovi arrivati in maglia rossoverde. Dopo qualche amichevole i tifosi sognano e nel ritiro di Norcia, qualche anno dopo meta estiva anche del Pisa, riempiono il piccolo stadio. Qualcuno paga anche 15mile lire il biglietto d’ingresso per una partita contro una squadra locale. Il sogno però finisce presto.
Il lungo calvario. Improvvisamente tutto precipita. Come riportano le cronache dell’epoca la Lega calcio vuole garanzie per la copertura delle spese, e allora Tovalieri, Maiellaro, Evangelisti, Fiori e Taglialatela sono stati rispediti al mittente e dovranno cercarsi una diversa sistemazione. Vanno via quindi i pezzi da novanta del mercato alla vigilia della gara di Coppa Italia con il Piacenza vinta comunque dai rossoverdi ai calci di rigore al Liberati. Il pisano Roberto Clagluna, artefice del collettivo splendido della stagione precedente in C capace di vincere il campionato subendo appena 13 gol, è uno dei pochi a restare. Dei nuovi resta solo Francesco Fiori e non è un dettaglio da poco per il Pisa. La Ternana gioca un torneo che è un vero e proprio calvario. Ultimo posto per tutta la stagione e appena 18 punti. Ben 63 gol subiti e appena 25 fatti. Clagluna esonerato e poi richiamato al posto di Liguori.
La figuraccia nerazzurra. Il 23 maggio 1993 quando il Pisa gioca in un Liberati quasi deserto la Ternana ha vinto appena tre partite. I rossoverdi sono già in C, i nerazzurri hanno riposto le iniziali ambizioni di promozione. Nell’ultimo mese i nerazzurri hanno racimolato solamente 3 punti e sono seguiti da pochissimi tifosi. Il clima è da rassegnazione a tutti i livelli. L’unico che non si rassegna è Francesco Fiori che segna una doppietta. Completa la vittoria della Ternana un gol di Carillo. Fiori qualche anno dopo segnerà un’altra doppietta al Pisa quando indossa la maglia dello Spezia nella stagione 2000-2001. Finisce 3-0 per la Ternana, e finirà 3-0 anche a Spezia,  ma la figuraccia non fa piacere a Romeo Anconetani che striglia la squadra. Il Pisa allenato da Mauro Viviani dopo quella batosta chiuderà bene la stagione con 5 punti in tre partite e la qualificazione al torneo anglo-italiano grazie all’ottavo posto. La Ternana retrocede e poi sparisce dal calcio professionistico. In C finirà anche la Spal, altra regina dell’estate. Mentre in A viene promosso  il Piacenza sconfitto proprio dalla Ternana in Coppa Italia.

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