Riuscire a rimanere a lungo sulla stessa panchina al giorno d’oggi nel calcio è un’impresa non di poco conto. Il mestiere dell’allenatore è sicuramente difficile e spesso è proprio il tecnico a pagare quando i risultati non arrivano. Troppo complesso stravolgere una squadra ed i tempi stretti del football non lo permettono.

E Pisa, da questo punto di vista, negli ultimi anni è senza dubbio un’isola felice. Luca D’Angelo infatti è in carica da giugno del 2018 e sta conducendo la sua terza stagione alla guida del sodalizio neroazzurro. In Serie B nello specifico, anche in seguito all’esonero di Tesser a Pordenone, è il secondo tecnico più longevo alle spalle di Roberto Venturato che dal 2015 allena il Cittadella.

Ma anche allargando gli orizzonti agli altri campionati professionistici il nome di D’Angelo spicca. In Serie A infatti solo Simone Inzaghi (dall’aprile 2016 alla Lazio) e Gian Piero Gasperini (da giugno 2016 all’Atalanta) sono in carica da più tempo di lui. Non rientra in questa speciale graduatoria Roberto D’Aversa che a Parma è arrivato nel 2016 ma fu esonerato al termine della fine dello scorso campionato ed è stato richiamato a gennaio. Ed anche ampliando il raggio a tutti i campionati professionistici, è prendendo dunque in considerazione la C, il tecnico pisano è nella top 10. Caso limiti più unico che raro quello della Virtus Vecomp Verona con Luigi Fresco in panchina dal 1982 ma anche nell’insolito doppio ruolo di allenatore-presidente, inoltre con molti anni alle spalle in Serie D anche se comunque dal 2018 allena i veneti in C. In carica dal 2017 Ivan Javorcic alla Pro Patria, Ivan Maraia al Pontedera e Silvio Baldini alla Carrarese. Al pari di D’Angelo c’è Roberto De Zerbi in sella a Sassuolo dal 2018. Alle loro spalle troviamo quindi Aimo Diana, da novembre 2018 subentrato a Renate, stesso periodo in cui Bruno Trocini è diventato tecnico della Virtus Francavilla.

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