Il Pisa da questa stagione parlerà anche islandese. E visto le tante nazionalità diverse presenti nella rosa nerazzurra a Luca D’Angelo servirà un interprete. Sicuramente il difensore centrale Jorthur Hermannsson primo giocatore proveniente dall’Islanda della storia nerazzurra, è già abituato al calcio internazionale visto che fin da ragazzo ha lasciato la sua patria e perché con la nazionale maggiore islandese ha collezionato 22 presenze e un gol.
Il gigante partito dal freddo. Hermannsson è nato nella capitale d’Islanda, Reykjavik, l’8 febbraio del 1995. Inizia la sua carriera nella squadra locale del Fylkir con la quale si fa notare per fisico, oggi è alto 1,90, e intelligenza tattica fin da ragazzino. Tanto da meritarsi la convocazione in Nazionale fin dalla Under 17. Con il Fylkir debutta in prima squadra nel campionato islandese a soli 16 anni, 12 presenze e un gol, e si guadagana le attenzioni di club di prestigio come il Psv Eindhoven che lo porta in Olanda e lo fa giocare nella squadra Under 19 e poi nella Under 21.
La nazionale islandese. Non arriva l’esordio in prima squadra ma Hermannsson a gennaio del 2016 passa in prestito al Gotebotg dove gioca 7 partite nella serie A svedese guadagnandosi la convocazione per l’europeo in Francia con la nazionale islandese. Hermannsson esordisce il 30 gennaio nella gara persa dall’Islanda per 3-2 con gli Stati Uniti e giocherà altre due partite contro Grecia, vittoria per 3-2 nel Pireo, e Liechtenstein, vittoria per 4-0 in casa, nella marcia di avvicinamento a e Euro 2016. Nonostante le 18 presenze con 2 gol nella Under 21 e qualche speranza di giocarsi un posto da titolare Hermannsson non scenderà mai in campo all’Europeo anche se è tra i convocati nella sorprendente compagine guidata dal C.t. Lars Lagerback che supera brillantemente il girone con Ungheria, Portogallo e Austria ed elimina agli ottavi l’Inghilterra prima di fermarsi ai quarti con i padroni di casa. Quel gruppo non fa solo simpatia, il saluto al pubblico con l’applauso ritmato a fine partita è diventato un marchio di fabbrica, ma scrive la storia. Mai l’Islanda si era spinta così in alto. Hermannsson non disputerà i mondiali di Russia ma dopo l’avventura iridata, finita al primo turno, diventa quasi inamovibile e gioca diverse partite di qualificazione a Euro 2020 e di nations League. L’ultima recita in nazionale è datata 8 giugno, un mese e mezzo fa, con il 2-2 nell’amichevole con la Polonia che stava preparando l’europeo. Hermannsson ha tenuto a bada Robert Lewandovsky che non è andato a segno nel divertente 2-2 di Poznan.
King of Denmark. Nell’estate 2016 il Brondby prende a titolo definitivo Hermannsson dal Psv e lui si impone a buoni livelli in un campionato dove si trova a proprio agio perché non troppo lontano da casa e per l’abitudine alle temperature estremamente rigide. Per Hermannsson in 5 stagioni in Danimarca gioca 157 partite ufficiali realizzando 4 gol e un assist vincente. La squadra non riesce mai a entrare nella fase finale dell’Eurpa League ma in patria lotta vince una coppa di Danimarca sempre per il titolo di campione nazionale che conquista nela stagione 2020-2021 dopo un digiuno di 15 anni. Hermannsson nell’ultima stagione ha disputato 16 partite nella prima fase e 9 nella seconda fase, in totale sono 25 presenze su 32 giornate totali, quella dove sei squadre si giocano il titolo di campione in un torneo all’Italiana. Il Brondby vince con un punto di vantaggio sul Mydtylland grazie anche allo score che si portava dietro dalla prima fase. A quel punto Hermannsson va in scadenza e sceglie Pisa, dopo esser stato corteggiato dal brwescia, che gli offre un contratto fino al 2025. Il Pisa comunque ha un buon feeling con i giocatori provenienti dal campionato danese. Su tutti Klaus Berggreen, 151 presenze e 33 gol dal 1982 al 1986 con una promozione in A e una Mitropa Cup in bacheca, ed Henrik Larsen, 47 presenze e 2 gol tra il 1990 e il 1992, che conquisterà il titolo di campione europeo con la Danimarca nel 1992. Berggreen e Larsen però venivano entrambi dal Lyngby, squadra rivale del Brondby. In serie A invece sono già approdati cinque islandesi: Halfredsson, Bjarnasson, Baldursson, Magnusson e Gudmundsson che giocò negli anni Quaranta con la maglia del Milan. Hermannsson sogna di diventare il sesto.

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