Il presidente dell’Aic Umberto Calcagno ha fatto con noi il punto della situazione sul momento che i calciatori stanno vivendo in questa nuova ondata di Covid che negli ultimi giorni sta colpendo duramente le squadre.

 

Giusto rinviare in serie B le ultime due giornate del 2021?

“è stata una decisione ponderata e non certo presa a cuor leggero. I numeri parlano chiaro ed era difficile proseguire con neanche la metà delle partire che si sarebbero disputate”.

Come vivono i calciatori questa nuova ondata di contagi?

“è un po’ diverso dal passato perchè ora non c’è preoccupazione per la salute in senso stretto dei calciatori, ma c’è una preoccupazione che riguarda la regolarità dei campionati. Vogliamo capire come preservare la regolarità dei campionati in un momento di convivenza con il virus”.

Nell’arco di questi 2 anni i calciatori sono stati tutelati nel migliore dei modi?

Credo di si, anzi ne sono convinto. Siamo stati i primi a volerci fermare quando si parlava di voler posticipare di qualche giorno una partita per poter aprire San Siro normalmente, noi abbiamo detto basta. Siamo stati, assieme al presidente Gravina, vogliosi di ripartire in sicurezza e siamo il sistema che è riuscito a farlo meglio. Abbiamo fatto le scelte giuste assieme agli altri organi federali. Sono stati dunque tutelati e garantiti”.

Come sono state gestite le situazioni di calciatori restii alla vaccinazione?

“Abbiamo scritto a tutti i nostri associati prima dell’inizio dei ritiri spiegando che le evidenze scientifiche consigliavano per la propria salute di vaccinarsi. Ne abbiamo convinti tanti facendo il giro dei ritiri, ma quando qualcuno che all’epoca non era vaccinato abbiamo cercato di convincerlo perchè siamo certi che sia la cosa migliore per tutto il sistema. Il fatto che il 98% dei calciatori si sia vaccinato è un grande atto di responsabilità e anche il più bell’esempio che i calciatori potessero dare. Se avessimo un paese vaccinato con questa percentuale si potrebbe vivere più serenamente”.

Oltre alla gestione della pandemia, cosa c’è sul tavolo dell’Aic?

“Ci sono tante situazioni. L’anno che ci attende potrebbe essere quello di una vera ripartenza del nostro mondo ripartendo dalle regole e questo è l’augurio che mi faccio. Vogliamo tornare alla normalità e gestire con più serenità i campionati che verranno”

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