Inizia domani al centro coni di Tirrenia la seconda fase della preparazione per un Pisa ancora in fase di costruzione. D’Angelo,dopo aver curato la parte fisica nel ritiro di Rovetta, si concentrerà soprattutto su quella tecnica e tattica per esser pronti all’esordio in Coppa Italia del 15 agosto, probabilmente a Cagliari, e soprattutto per l’esordio in campionato all’Arena contro la Spal.Dal punto di vista dei singoli la squadra necessita ancora di 4 acquisti importanti per la categoria. La rosa è stata sfoltita con alcuni giocatori andati via in prestito e ci saranno ancora dei movimenti. I tre test match del ritiro hanno dato qualche indicazione ma è ancora troppo presto per immaginare una formazione tipo del Pisa. Vediamo reparto per reparto a che punto è il lavoro di D’Angelo e cosa serve per alzare il livello.
Portieri. Qui la situazione al momento è ben delineata. Nicolas titolare e Livieri riserva. Il brasiliano svincolatosi dalla Reggina porta esperienza e continuità, ma anche l’ex Pro Sesto si sta dimostrando all’altezza dopo la bella stagione in Lombardia e le buone prestazioni fornite nei secondi tempi nelle amichevoli. Soprattutto con la Cremonese dove si è opposto d’istinto ai tiri degli ex Ceravolo e Vido ed ha portato sicurezza nelle uscite. Per il resto ci sono sempre Dekic e Kucich, infortunatosi alla spalla, mentre Loria è andato a fare esperienza al Monopoli.
Difesa. D’Angelo ha cercato di far rodare al massimo la coppia di centrali formata da Hermannsson e Caracciolo con l’islandese che sta cercando di imparare in fretta l’italiano, essenziale per intendersi con la linea dei difensori, e di adeguarsi a un caldo per lui,upomo del nord, decisamente tropicale. Hermannsson e Caracciolo hanno giocato insieme 90 minuti contro Cremonese e Pro Sesto con l’islandese meglio in marcatura che in fase di impostazione. Ma il tempo è dalla sua parte. La novità più importante del reparto è quella di aver visto Birindelli a sinistra in due occasioni su tre. Una soluzione che potrebbe ripetersi in avvio di stagione visto che il nuovo arrivato Berra ha convinto sulla destra e con l’infortunio di Beruatto, starà fuori almeno due settimane, e l’imminente cessione di Beghetto la corsia sinistra resta temporaneamente scoperta. Serve un centrale da B, si può chiudere per Leverbe, e probabilmente anche un rincalzo nella stessa posizione, Benedetti è ormai sulla via di Alessandria e da tempo non rientra nei piani come Ingrosso con il quale si è allenato a parte durante il ritiro. Un rincalzo è necessario anche sulla fascia mancina.
Centrocampo. E’ un reparto ancora da costruire. Si attende il ritorno di Marin dopo le vacanze post Olimpiadi anche se il romeno è oggetto dei desideri della Sampdoria. Tutto ruota intorno a lui. Forse anche indipendentemente dalla sua partenza serve un arrivo di alto livello, per intendersi uno alla Petriccione. La certezza è Robert Gucher schierato dietro alle punte. Nei test-match tre gol e tanta qualità nelle palle inattive ma non lo scopriamo certo oggi e in gare che contano poco. A meno che non arrivi un giocatore alla Moreo il titolare dietro le punte sarà l’austriaco con Mastinu che diventa l’alternativa più interessante al capitano. Al momento D’Angelo può esser contento della conferma dei passi in avanti di Quaini come play basso e del buon impatto della  giovane mezzala Piccinini, pescato in D al Lentigione. Ipotizzare un centrocampo tipo oggi sarebbe un azzardo. Tourè va rivisti in occasioni più importanti e gli va dato un po’ di tempo per carburare a livello fisico, mentre l’altro nuovo acquisto Santoro potrebbe partire in prestito. Un posto come mezzala se lo può giocare De Vitis, svincolatosi da compiti difensivi, senza dimenticare che per la fase di non possesso D’Angelo attende di recuperare l’infortunato Siega che ha saltato la preparazione. Izzillo e Langella hanno partecipato al ritiro ma sono in partenza. Il ritorno dato come certo di Di Quinzio può portare alternative sia in mezzo sia in fase offensiva.
Attacco. La partenza di Marconi, 28 gol negli ultimi due anni, ormai data per carta, e prima ancora quelle di Vido e Palombi, necessitano l’arrivo di altri due attaccanti dopo Lorenzo Lucca. Il gigante arrivato dal Palermo va atteso senza mettergli addosso troppe pressioni e con l’aiuto dei senatori può solo crescere. Uno dei rinforzi può essere l’israeliano Yonatan Cohen ma il mercato non dovrebbe fermarsi qui. Per il resto il Pisa ha tre attaccanti abbastanza simili come Sibilli, Marsura e Masucci che comunque possono portare imprevedibilità. La bella notizia è aver rivisto Masucci in campo. La sua esperienza può essere importante. Sibilli è il giocatore più bravo nel creare superiorità numerica nell’uno contro uno, mentre Marsura quando gioca largo a sinistra può fare la differenza e, come si è visto con la Cremonese, sa anche inserirsi con i tempi giusti. Entrambi devono trovare continuità. I giovani Susso Bamba e Ubaldi per ora restano ma potrebbero andare in prestito in C anche loro.

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