In ogni partita c’è una parte emozionale e una razionale. Sicuramente il 3-3 tra Palermo e Pisa è stato il trionfo delle emozioni. Per uno spettatore neutro gioia allo stato puro. Fatta di gol, occasioni, errori e prodezze da una parte e dall’altra.
Squadra viva ma serve maggior attenzione. I nerazzurri partono meglio ma subiscono gol per primi, rimediano con Touré e poi sul più bello vanno ancora sotto. E infine quando le reti da recuperare sono due tirano fuori tutte le energie e strappano con Gliozzi e Tramoni un pareggio d’oro. Con tanto di brivido finale per il palo dell’ex Vido. Poi c’è la parte razionale che ci racconta di una squadra che ieri è stata divisa in due, come del resto fotografa il punteggio, tra una fase difensiva pessima e una fase offensiva eccellente. Pisa e Palermo on a caso sono le seconde peggiori difese del torneo, assieme al Venezia, peggio fa solo il Como. Di positivo però c’è che la squadra dopo il ritorno d D’Angelo è viva e, compreso l’ultimo atto di Maran a Venezia, e non perde da quattro partite. Ma per uscire dai guai il prima possibile bisogna tornare ad esser, più compatti come a Perugia e con il Parma quando di difende. Davanti invece il Pisa ha trovato il suo punto di riferimento in Ettore Gliozzi. Anche ieri un gol e un assist decisivo. E finalmente si è sbloccato Matteo Tramoni che ha cambiato la partita con il suo ingresso in campo. I migliori in campo sono proprio gli autori dei gol visto che Touré anche ieri ha fatto la differenza. Non solo per la prodezza ma anche per il supporto che ha dato all’attacco che adesso è il settimo del campionato con 13 reti totali.
Le ombre. I primi due gol subiti dal Pisa al Barbera sono evitabili ed evidenziano il troppo spazio lasciato agli attaccanti rosanero. Micidiali nelle ripartenze con il trio Elia-Brunori-Di Mariano. E’ un vero peccato perché il Pisa aveva approcciato meglio la partita giocando 10 minuti di grande intensità con D’Angelo che ha puntato sull’undici iniziale che ha pareggiato 0-0 con il Parma. Ma purtroppo alla prima occasione ecco il patatrac: il lancio del portiere Pigliacelli sorprende Canestrelli che sui fa sorprendere dalla spizzata di Brunori e Di Mariano trova un’autostrada tra lui e nicolas con Calabresie Barba che non riescono a chiudere. Il gol rischia di spegnere il Pisa che deve sostituire Nicolas, per un problema al ginocchio, con Livieri. Bruciando un cambio dopo 18 minuti. Dopo aver ristabilito la parità con la prodezza di sinistro di Touré il Pisa tornava a comandare le danze ma Nagy e Ionita, ancora deludente la prova del Moldavo, quando si trovavano in posizione di sparo avevano le polveri bagnate. Va così che nei quattro minuti di recupero si addormentava ancora e Brunori poteva servire indisturbato Elia. Nella ripresa il Palermo, forte del vantaggio, partiva più aggressivo e voleva chiuderla. Calabresi andava sovente in difficoltà con Di Mariano, Canestrelli lasciava ancora spazioa Brunori che graziava Livieri. Beruatto faceva fatica e andava di nuovo in gol il suo dirimpettio Elia.
Le luci. Quando la squadra sembra alla deriva e rischia anche il quarto gol , ecco che emerge il carattere. Ma anche la qualità di una squadra rivitalizzata anche dalle sostituzioni. Ed ecco che gli ingressi di Esteves per Calabresi e Matteo Tramoni per Ionita riportano equilibrio. Ma tutto passa ancora da Touré che serve in area Tramoni che si fa murare da Pigliacelli ma Gliozzi è un falco e riapre la gara. Il Pisa è bravo perché non perde la testa e non va alla ricerca forsennata del pareggio sostenuto anche da un grande Marin a centrocampo. Questo nonostante in campo, dopo gli ultimi due cambi, ci siano due punte centrali come Gliozzi e Torregrossa che torna a calcare il prato dopo un mese e mezzo dall’infortunio con il Genoa rilevando Nagy. Entra anche Hermannsson, che fa il suo dovere, al posto di un acciaccato Barba. Ed ecco che Brunori si incarta di nuovo davanti a Livieri e poco dopo arriva il colpo partita: Sibilli, bravo ma un po’ discontinuo, pennella al centro da sinistra, sponda di petto di Gliozzi per Tramoni che si coordina bene e segna un gol da antologia mettendola all’incrocio. A quel punto si può vincere, gli spazi aumentano, ma si può anche perdere con Livieri che tocca sul palo un colpo di testa di Vido su cross di mateju. L’ultimo guizzo è del bravo Esteves a destra ma il passaggio per Gliozzi leggermente lungo. Per come si era messa va bene così. Ma adesso per accelerare va battuto il Modena, che è in splendida forma, domenica prossima all’Arena.

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