Il Pisa blocca la capolista Frosinone sullo 0-0 e fa un altro passo avanti in classifica. Dodici risultati utili di fila, undici con Luca D’Angelo, e settimo posto a 23 punti con SudTirol e Parma( impegnato stasera a Brescia). La squadra ha saputo soffrire in avvio ma nel complesso ha concesso davvero poco alla prima della classe. Anche i nerazzurri non hanno creato grandi occasioni. La partita però è stata bella, intensa, tatticamente e tecnicamente ben giocata da due squadre molto ben organizzate. Che non hanno concesso molto ma che non hanno rinunciato a provarci. Il Pisa è stato più intraprendente nel secondo tempo, quando ha chiuso in crescendo,  anche se gli è mancata la stoccata vincente. L’occasione più pericolosa arriva su un corner di Morutan che per poco non beffa Turati. Risultato sostanzialmente giusto. Grande prova di maturità che fa capire una volta di più che questo Pisa può sedersi al tavolo dei grandi. Terza gara senza subire gol, uno preso nelle ultime quattro gare, e una fase difensiva che è la lontana parente di quella delle prime giornate. L’esame di maturità è stato superato a pieni voti. Determinanti Calabresi e Livieri sulle due occasioni più nitide del Frosinone. Superlativo Barba.

Livieri 6.5: deve compiere un solo grande intervento in novanta minuti ma nella circostanza è superbo nell’alzare sopra la traversa il colpo di testa di Mulattieri. In precedenza viene salvato da Calabresi e nella ripresa viene graziato da Insigne. Va detto che è anche l’unica volta che il Frosinone si presenta davanti a lui nella ripresa.Non sempre sicuro nelle uscite, bravo invece tra i pali.
Calabresi 7: il salvataggio su Garritano vale come un gol. Per il resto, nella gara del ritorno da titolare, gioca con grande esperienza e con la ferma volontà di non far passare nessuno dalle sue parti. Missione compiuta in pieno concedendosi anche qualche colpo di fino. La sua miglior prestazione da quando è arrivato a Pisa ( 40′ st Esteves sv)
Hermannsson 7: la solita grande concretezza. Si fa sorprendere solo una volta quando Caso innesca Insigne nel secondo tempo ma è sempre centrato sulla partita. Nel gioco aereo la spunta sempre.
Barba 7.5: ancora una volta è il migliore in campo. Quando il gioco si fa duro non fa un passo indietro. Non sbaglia quasi niente ed è sempre una garanzia negli anticipi e nel colpo di testa. Mulattieri la vede davvero poco.
Beruatto 6: nel primo tempo Sampirisi e Rohden trovano molti spazi dalla sua parte, poi inizia a prendere le misure agli avversari e nella ripresa soffre meno. Sa anche essere propositivo però è poco preciso quando va al cross. Il giallo rimediato nel finale gli costa un turno di squalifica, salterà la sfida di sabato con il Brescia, visto che era in diffida.
Touré 6.5: come sempre grande nella lotta. Stavolta però gli manca qualcosa quando alimenta l’azione della squadra. Compie comunque dei recuperi importanti anche nel finale( 40′ st Ionita sv)
Nagy 7: é il ragioniere del centrocampo. Se conti il numero dei passaggi ne sbaglia davvero pochi. Un tipo di gioco facile solo all’apparenza. Bravo anche nello spezzare il ritmo agli avversari.
Marin 6.5: prova generosa e solida. Qualche errore lo commette ma è anche bravo a recuperare palloni in mezzo al campo (24′ st Mastinu 6: entra con buon dinamismo e va subito al tiro con un diagonale che termina a lato)
Morutan 6+: nel primo tempo non brilla troppo, poi si accende nella ripresa sfiorando un gol olimpico. Ovvero direttamente da calcio d’angolo. Non solo quello, gioca anche a un’intensità diversa e va a recuperar palla sulla propria trequarti facendo ammonire Garritano. Ci prova anche al tiro ma non è troppo preciso. Poteva leggere meglio qualche ripartenza.
M. Tramoni 5.5: la generosità e la corsa non gli mancano. Stavolta però è poco lucido negli ultimi metri e al tiro. ( 24′ st Sibilli 5.5: alza di testa su un cross di Beruatto e soprattutto poteva sfruttare meglio una gran palla di Torregrossa).
Gliozzi 5.5: grande lavoro in fase di non possesso ma si vede poco negli ultimi metri. Non gli arrivano tanti palloni ma anche lui non riesce a trovare quegli spazi in velocità dove di solito riesce a fare la differenza (32′ st Torregrossa 6: fa salire bene la squadra, proteggendo palla e mettendoci il fisico. Ma anche la tecnica come quando serve in profondità Sibilli).

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