Una vittoria per 1-0, il settimo della stagione, ottenuta da squadra matura che sa come si vincono le partite difficili e fastidiose come quella di ieri. Difficile perché il Cittadella non tanto era lo spauracchio Pisa, anche perché le magia nera non esiste come aveva detto D’Angelo alla vigilia, ma perché i veneti sono squadra solida che danni entra nei playoff e a Pisa si giocava chance importanti per riavvicinarsi all’ottavo posto. Fastidiosa perché giocare contro una squadra così aggressiva e pronta chiudere gli spazi era davvero difficile. Con Aureliano poi che ha espulso per doppia ammonizione Frare ma ha punito di più il Pisa, 5 gialli contro 3, che il poco propositivo  Cittadella. Il calcio spettacolo si fa in due: il Pisa ha fatto la partita, il Cittadella ha cercato di non fargliela fare. Se con la Cremonese il Pisa ha vinto 3-0 e ha giocato una delle migliori partite della stagione è merito anche della Cremonese, che è stata messa sotto ma ha giocato a viso aperto.
L’apriscatole Torregrossa. Non era facile sbloccarla anche perché a causa dell’influenza mancava Benali, vera fonte del gioco in verticale, oltre a Berra, influenzato anche lui, e Hermannsson bloccato da un’infiammazione che probabilmente gli farà saltare anche la convocazione con la nazionale islandese. In avanti Sibilli gioca alle spalle di Torregrossa e Lucca, alla prima gara insieme dall’inizio, mentre a centrocampo si rivedono Siega e Marin e sulla sinistra Beruatto che non ha giocato una delle sue migliori partite. Sibilli parte bene e crea subito superiorità numerica saltando tre avversari e servendo l’ex Siega che calcia alto in corsa. Il tiro non è il suo mestiere ma la mezzala nerazzurra è determinante su questo successo per la legna fatta in mezzo al campo e per il pallone prezioso messo sulla testa di Torregrossa verso la fine del primo tempo dopo una bella azione sulla destra di un altro protagonista come Birindelli che in precedenza aveva messo un bel cross sulla testa di Sibilli. Per Torregrossa è il sesto gol in 11 partite. Il numero 10 è sempre decisivo, non a caso i suoi gol fruttano ben 13 punti. Merito della squadra e del fatto che D’Angelo, come ammesso dallo stesso Torregrossa, gli chiede di attaccare maggiormente l’area. E piovono gol, facili solo all’apparenza. Pesanti perché il Pisa aveva assolutamento bisogno di uno stoccatore. E forse la sua esplosione e il buon impatto generale di Puscas hanno risvegliato anche Lucca. Bravo anche con i veneti. Il gigante piemontese si è mosso bene e ha sfiorato il gol sul finale di primo tempo su appoggio di Birindelli. Non era una partita facile per Lucca visto che ha preso un giallo dopo solo 8 minuti che gli farà saltare la gara con il Benevento.
Rischi zero. Quando non la chiudi hai sempre paura ma tutto sommato ieri il Pisa ha preso pochi rischi contro un Cittadella volenteroso ma spuntato. Anche nella ripresa le poche occasioni della partita sono comunque di marca nerazzurra. La più bella nasce da un lancio di Sibilli rifinito da Marin per Siega che trova la respinta di Kastrati. Proprio Marin e Siega hanno retto bene la mediana, meglio di Nagy che ha fatto fatica a verticalizzare. Motivo per cui D’Angelo ha tolto Sibilli e inserito Gucher e poi ha risparmiato Marin per Mastinu. Dopo l’espulsione di Frare, guadagnata da Torregrossa, il compito del Pisa sembrava in discesa. il match winner lasciava il posto a Puscas per tenere il Cittadella più lontano dall’area pisana. Con l’uomo in più la squadra fare un po’ meglio nel giro palla ma è comunque rimasta sempre attenta grazie alle chiusure di Leverbe e soprattutto di Caracciolo. Anzi, l’occasione buona è capitata ai nuovi entrati Touré e Masucci che ha mancato il raddoppio al termine di un’azione convulsa. Nei quattro minuti di recupero però il Pisa è stato bravo a cercare la bandierina e ad evitare rischi inutili. Chiamatela vittoria sporca o di corto muso. Questa è una vittoria da grande squadra. Ora ci sono due settimane di sosta, con tanti giocatori impegnati nelle nazionali, e poi inizierà lo sprint finale con un trittico di partite decisive: trasferta di Benevento, Brescia in casa e altro viaggio a Perugia. Con 4 squadre in tre punti e altre non ancora fuori dai giochi ci prepariamo a vivere uno dei momenti più avvincenti della storia recente del Pisa che per ora si tiene stretto il suo secondo posto.

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