13 risultati utili consecutivi, 24 punti conquistati nelle 12 gare dal ritorno di Luca D’Angelo in panchina, miglior attacco (al pari della Reggina) e porta inviolata da 4 partite (più il secondo tempo con la Ternana) per un totale di oltre 400 minuti (a cui aggiungere i recuperi) senza subire reti. La quinta vittoria interna di fila arrivata contro il Brescia ha certificato non solo il ritorno a pieno titolo del Pisa all’interno dei playoff ma anche consegnato la fotografia di una squadra totalmente diversa rispetto ad inizio campionato, consapevole delle proprie qualità e gara dopo gara sempre più ambiziosa. Ed anche se spesso preferisce dividere i meriti ed elogiare – giustamente – calciatori e società tra gli artefici di questa rinascita il tecnico neroazzurro ricopre un ruolo da protagonista: lo dicono i numeri ma non solo, anche uno spirito diverso che respira dentro e fuori dal campo. Il Pisa di oggi ha le caratteristiche peculiari di D’Angelo (intensità, ritmo, idee e una buona fase difensiva) ma anche una tecnica eccezionale e tante frecce al proprio arco come mai probabilmente in precedenza. Il campionato rimane difficilissimo, equilibrato e non c’è niente di scontato ma dall’ultimo posto in cui aveva preso il Pisa D’Angelo lo ha portato al quinto (in coabitazione), ci sono ancora margini di miglioramento e si può sognare in grande.

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