Il mappamondo nerazzurro dice trentatré. Infatti con l’arrivo di Idrissa Tourè e Hjorthur Hermannsson si arricchisce il panorama internazionale della storia del Pisa toccando appunto quota 33 come il numero di giocatori provenienti da paesi diversi che in gare ufficiali hanno giocato con il Pisa. E se dovesse arrivare l’Israeliano Yonatan Cohen si passa a 34. Ma andiamo per gradi.
Il primo tedesco è già blindato dal club. Idrissa Tourè è originario della Guinea ma è tedesco a tutti gli effetti. Nato a Berlino il 29 aprile 1998 Tourè fa parte di quella generazione di calciatori tedeschi di colore che hanno contribuito al rilancio del settore giovanile della Germania. Incrementando la potenza fisica e tecnica. Touré non è arrivato all’Under 21 o alla nazionale maggiore ma ha comunque disputato 9 partite nell’Under 18 e 3 nell’Under 19. Mediano di grinta e potenza ha giocato con le giovanili di Borussia Berlino, Red Bull Lipsia, Schalke 04 e Werder Brema. La Juventus ha investito su di lui 1,3 milioni di euro nel 2019 dopo averlo avuto in prestito. Due buone stagioni nella squadra Under 23 e poi il prestito al Vitesse, in Eredivisie, prima del colpo nerazzurro. Il diesse Claudio Chiellini infatti lo ha convinto a firmare un contratto con il Pisa fino al 2025. Quella della Torre diventa quindi una tappa decisiva per questo 23enne che deve trovare un po’ di continuità. I mezzi per stupire tutti  non gli mancano.
Il provino lampo di Fuchs. In 112 di vita il Pisa aveva già tentato l’avventura con qualche giocatore tedesco senza però trovare il lieto fine. due i casi in questione. Il primo nel gennaio del 2001 quando la squadra di D’Arrigo attraversa un periodo no e i presidenti Gerbi e Posarelli decidono di mandare i nerazzurri in ritiro punitivo a Casciana Terme. Il Pisa vuol invertire la rotta e guarda al mercato straniero. Henri Fuchs, ex nazionale della Germania Est, ormai andata in pensione da oltre 10 anni dopo la riunificazione tedesca, è senza squadra dopo un brutto infortunio. L’attaccante era stato seguito in passato dalla Fiorentina e aveva giocato, tra le altre, con Lokomotiv Lipsia, Dynamo Dresda e Hansa Rostock. Proprio da Rostock Fuchs parte alle 4 di un mattino d’inverno per arrivare a Pisa verso l’ora di pranzo. Nel pomeriggio si aggrega alla truppa di D’Arrigo per una partitella che è un provino a tutti gli effetti. Con lui c’è anche il cileno Josè Luis Sanchez, vincitore della Libertadores e della Coppa intercontinentale nel 1994 con il Velez Sarsfield di Carlos Bianchi, dove non ha raccolto un gran minutaggio, che spazzò via il Milan di Capello nella finale di Tokyo. In quella partitella Fuchs si fa male in uno scontro di gioco aereo ed esce stordito dal campo. Il Pisa a quel punto decide di optare su Sanchez, sarà ricordato più per la foto in cui guarda desolato il pubblico al momento della sospensione di Pisa-Livorno che per le prodezze in campo, mentre Fuchs tornerà a Rostock e poi inizierà la carriera da allenatore.
I ventiquattro giorni di Merkel. Nell’estate del 2016 il Pisa è appena promosso in B ma come ben sappiamo non attraversa un momento facile a livello societario. Il 22 luglio, durante il ritiro di Storo, il Pisa annuncia l’acquisto dell’ex centrocampista di Milan, campione d’Italia 2010-2011 con Massimiliano Allegri, Stoccarda, Genoa e Udinese Alexander Merkel. Uno scommessa di Gennaro Gattuso. Merkel gioca le amichevoli estive contro il Calcio Chiese e i greci del Panetolikos per ritrovare un po’ di confidenza con il campo. Le cose sembrano andar bene. Poi la storia è conosciuta: Gattuso si dimette pochi giorni dopo la fine del ritiro e la situazione si complica. Merkel si accorda con il Bochum e firma con la squadra tedesca, in quel momento militante in B come il Pisa, il 15 agosto 2016. Non si può parlare di primo tedesco a Pisa, non solo perché Merkel possiede il passaporto del Kazakistan visto che è nato ad Almaty ma è comunque di origine tedesca e ha fatto tutta la trafila con le nazionali giovanili teutoniche, ma anche perché non ha mai giocato una gara ufficiale in nerazzurro. Qualche giorno dopo Merkel a Sport Bild rivelerà un retroscena: Gattuso si è scusato con me. Mi ha chiamato e mi ha detto di avermi portato in una brutta situazione e gli dispiace. La mia carriera? Ho solo 24 anni e giocherò ancora per molto>. Adesso Merkel ha 29 anni e gioca nel Al-Faisaly Harmah con la quale ha vinto la coppa nazionale dell’Arabia Saudita.
( continua- domani parleremo di Hjorthur Hermannssonn primo islandese della storia del Pisa).

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