Nel corso della trasmissione “Il Nerazzurro” in onda su 50 Canale è intervenuto il centrocampista del Pisa SC Giuseppe Mastinu. Il calciatore nerazzurro si sofferma inizialmente sul successo fondamentale contro il Cosenza: “Vittoria che ci permette di affrontare la settimana più serenamente, rispetto a quelle in cui non stavano andando benissimo le cose. Ha riportato buon umore e consapevolezza, adesso prepariamo il Pordenone nel migliore dei modi. Il risultato contro il Cosenza è stato ampio, anche come mole di gioco c’è stato un divario netto, concedendo solo qualche contropiede. Al primo goal si sono un po’ aperti, poi abbiamo raddoppiato e chiuso la partita”. Una partita nella quale il Pisa non è stato frenetico: “Forse anche il fatto che nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni ci ha dato la sensazione di poter far male. Tutti i goal sono stati di pregevole fattura, in giornate come queste si sono evidenziate tutte le grandi qualità di questa squadra. Siamo stati bravi a gestire bene i contropiedi, loro avevano uomini di gamba che potevano fare molto male. Il divario sarebbe potuto essere più netto ma un c’era bisogno di un 3-0 dopo tre sconfitte consecutive”. Tre punti che arrivano dopo tre sconfitte consecutive: “Una di queste è stata indirizzata dagli episodi, perché la prestazione c’era stata dopo il k.o. contro il Pescara. Con il rigore su Palombi saremmo stati un superiorità numerica e la partita sarebbe stata certamente diversa”. Sul finale di stagione: “E’ tutto possibile perché abbiamo diversi scontri diretti per avvicinarci e staccarci dalla zona calda. Io mi ricordo del Frosinone che è entrato nei play-off negli ultimi venti minuti all’ultima giornata (contro il Pisa) e poi è arrivato in finale”. Il centrocampista sardo fa il punto anche sulla sua condizione fisica: “Adesso sto bene, c’è voluto un po’, non tanto per i sintomi ed i postumi del Covid quanto per i 20 giorni trascorsi in isolamento in una camera d’albergo, potevo stare solo a letto senza poter fare nulla. Ha coinciso nel momento in cui ero ripreso dall’infortunio. Ora cercherò di dare il mio contributo da qui alla fine del campionato; ho messo un po’ di condizione e proverò a fare prestazioni come Ascoli“. Sulla fine dell’esperienza a Spezia: “Gli ultimi mesi a non sono stati semplici, una serie di vicende hanno coinciso con il non farmi passare tranquillamente quel periodo”. Nella carriera di Mastinu, tanti stop e ripartenze. Segno il destino, il rientro più importante e’ stato a Novembre 2019 proprio a Pisa: “E’ stato il rientro dopo due infortuni, la fine di un incubo di quasi 20 mesi, il destino ci ha messo del suo”. Un arrivo a Pisa conoscendo un po’ la piazza: “E’ stata una scelta consapevole, Pisa è una società storica e gloriosa. Sono pronto a dare tutto per questa maglia, senza rinnegare il passato”. La tifoseria dello Spezia però, diversamente da altri trasferimenti a squadri rivali, ha salutato con affetto il suo ex centrocampista: “Pensavo che venisse presa peggio ma loro stanno vivendo il loro sogno in Serie A, sono contento di aver lasciato un buon ricordo. Ci siamo salutati cordialmente con tifosi e città“. Pochi minuti ma la soddisfazione di esoridire in Serie A: “Veramente pochi. L’unica partita vera è stata quella con il Genoa nella quale ho giocato qualche minuto in più. Mi sono tolto la soddisfazione di giocare contro la mia squadra del cuore ovvero l’Inter però”. Carriera caratterizzata da tanta gavetta anche in Serie D; svolta arrivata con la chiamata dello Spezia: “Ho fatto tanti anni di Serie D. Una gavetta lunga, non nego che ero arrivato all’ultimo anno per tentare di fare questo tipo di mestiere, pensando di non poter continuare a vivere di sogni. L’ultima annata all’Olbia è stata positiva tanto da attrarre lo Spezia per un provino. Alla fine sono rimasto lì ed è iniziata l’esperienza in Serie B“. Poi il Pisa nella strada di Mastinu: “Ho trovato uno spogliatoio coeso, con tanto entusiasmo. Mi hanno accolto benissimo, ovvio che a livello tecnico sono arrivato con tanta umiltà e disponibilità“. Sul ruolo: “Ne ho fatti tanti ruoli in carriera tranne quello di difensore e portiere. Lo scorso anno ero una mezz’ala più offensiva, anche se il ruolo che sento più mio è quello di esterno destro, anche se il trequartista mi piace molto. A prescindere dal ruolo tengo a dare sempre il massimo“. Sabato ci sarà il Pordenone: “Sono una squadra che ha perso il giocatore più importante a livello realizzativo ed ha sofferto anche il secondo anno in cadetteria. C’è stato un po’ di calo ma dopo il cambio di allenatore ho ritrovato una squadra compatta che sta facendo bene ultimamente. Ci vorrà un Pisa affamato e convinto“. Piccola curiosità’, sabato sera dopo Pisa-Cosenza ci doveva essere Frosinone–Pisa martedì 20 aprile poi lo stop dell’Assembelea di Lega: “E uno schema che può garantire la maggiore regolarità, perché le ultime partite sono sempre le più decisive“. Quali sono gli obiettivi del Pisa: “Questo Pisa deve essere ambizioso partita dopo partita senza fare calcoli, affrontando ogni partita con la massima convinzione dei propri mezzi. Facendo bene passo dopo passo è giusto guardare avanti”.

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