Ospite della terza puntata della trasmissione “ Il Neroazzurro”, in onda su 50 Canale, il presidente del Pisa SC, Giuseppe Corrado, che ha subito commentato questo inizio di stagione della squadra di Luca D’Angelo: “Meglio cominciare bene che male, ma dare un giudizio dopo due giornate è prematuro. Abbiamo iniziato bene ed abbiamo l’ottimismo di aver costruito una buona squadra e se il buongiorno si vede dal mattino…”.

Una fase di mercato con tante novità, guidata anche dal nuovo arrivato Claudio Chiellini: “Una continuità in evoluzione, una società che vuole costruire un progetto vincente deve avere dei programmi. Soddisfatto del lavoro di Chiellini: il limite di media e tifosi è che considerano che il mercato debba essere il riferimento di un direttore sportivo. Non deve fare solo acquisti e cessioni ma deve valutare insieme a noi la crescita strutturale della società. Noi lo conoscevamo, avevamo delle referenze positive e sapevamo che aveva le giuste caratteristiche per inserirsi in un programma di lavoro”.

Tra i tanti acquisti, quello del centravanti Lorenzo Lucca: “E’ una storia particolare: Lucca è un giocatore che circa un anno fa venne posto a riferimento di un nostro interessamento e ne discutemmo, cercando di capire se fosse possibile fare questa operazione. Il suo agente per via di un impegno con il Palermo ci disse che non potevamo fare nulla al momento; noi eravamo molto interessati soprattutto, mio figlio Giovanni e quindi si era appuntato questo nome. In ritiro vedevamo le sue partite e purtroppo Lucca ha iniziato a segnare. Proprio per questo a gennaio fu quasi impossibile prenderlo perché ci sparavano delle grandi cifre. L’ostinatezza di Giovanni ma anche la volontà del calciatore è stata decisiva poiché è stato molto lungimirante: lui disse, se mi vuole il Pisa vado a Pisa e non in qualche squadra di Serie A che mi manda in prestito, preferisco valorizzarmi in una società che acquista il mio cartellino”.

Punti centrali in questo momento a Pisa, la questione stadio e la nascita del centro sportivo: “La burocrazia italiana allunga alcuni i processi, noi abbiamo non sovvertito ma reso prioritario il centro sportivo per quanto riguarda la procedura. Credo che il centro sia nelle nostre priorità, c’è sempre stato anche se era legato alla realizzazione dell’arbitrato; con l’arrivo poi di Alex Knaster è diventata una priorità assoluta. Cerchiamo entro il 2022 di avere un centro sportivo importante, soprattutto per attrarre le risorse dall’estero. Prima dobbiamo completare il centro per farsi’ che poi lo stadio sia un’appendice del centro sportivo. L’ideale sarebbe che dal prossimo ritorno dal ritiro a Rovetta si vada in un centro sportivo nuovo. Sul progetto stadio definitivo la sua definizione è conseguenza di quella del centro sportivo: oggi raccogliamo dei frutti di un lavoro effettivamente molto lungo”.

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