L’attaccante del Pisa George Puscas è stato protagonista di una lunga intervista andata in onda nel corso della trasmissione “Il Neroazzurro” su 50 Canale. Ecco alcuni temi affrontati dal numero 31 che inizialmente è tornato sul pareggio interno con il Cosenza: “Non è il risultato che avremmo voluto, è difficile da digerire perchè avremmo avuto una chance in più. C’è ancora da tanto da fare però, pensiamo alla prossima partita e vediamo che cosa succede“. Ancora sulla sfida con i calabresi: “E’ vero che in alcune partite non siamo riusciti a fare il secondo gol e siamo stati puniti. Magari anche un po’ di stanchezza contro avversari che danno sempre qualcosa in più nel finale di stagione. Sono sicuro che dalla prossima partita riusciremo anche a dare qualcosa in più per questa squadra e per questi tifosi“. Puscas prosegue: “Il fatto di dover vincere per forza un po’ ha pesato perchè il Pisa da tempo non vive questa situazione e si sente che la gente ci tiene moltissimo. Questo non ci deve pesare troppo però perchè siamo professionisti. Le emozioni non devono condizionarci“. Sull’esperienza di Pisa: “Sarò soddisfatto di più quando avremo finito ed avremo raggiunto un obiettivo importante. Non so se si creerà qualche combinazione all’ultima partita, altrimenti andremo a mille verso i playoff“. Puscas da avversario giocò all’Arena Garibaldi con il Benevento, segnando, nell’ultima partita della stagione regolare 2016-2017, il Pisa – già retrocesso – perse 0-3 ma uscì tra gli applausi: “Vidi uno stadio pieno, tanto calore e tanto amore per una squadra retrocessa. Immaginai che si trattava di una piazza molto calda“. Sui playoff: “Un torneo bellissimo. Non sono facili, seguiti da tutti, le partite più importanti. Non conta quasi quello che hai fatto prima. Ti devi dimenticare di ciò che hai fatto prima e di quello che farai dopo, della stanchezza. Io con il Benevento li ho vinti, più ti classifichi bene più sei avvantaggiato ma li puoi vincere anche da settimo o ottavo“. Sulla sfida di Frosinone: “Dobbiamo consolidare la nostra posizione e vincendo saremo sicuri che come minimo saremo lì. Poi non sappiamo cosa succederà sugli altri campi, ma ci penseremo solo alla fine“.

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