L’ex socio di maggioranza del Pisa Sporting Club Enzo Ricci è stato protagonista di una lunga intervista rilasciata all’emittente 50 Canale ed andata in onda nel corso della trasmissione “Il Neroazzurro“. Tantissimi gli argomenti affrontati a cominciare dai ricordi degli oltre 4 anni dall’acquisto della società: “Il primo periodo è stato sicuramente quello più difficile. Continuavano ad arrivare debiti non previsti e la squadra aveva perso l’identità, si faceva fatica a decifrarla: poi la stagione è terminata come tutti sappiamo“. Molti i ricordi belli: “Ovviamente Trieste. Ebbi l’idea di fare quella camminata, insieme anche alla dirigenza triestina, una cosa anomala in ambito calcistico ma a mio avviso molto significativa. Quando arrivai sotto la curva pisana mi commossi: vedere quell’entusiasmo di tutti quei ragazzi che avevano fatto così tanti km fu un pugno nello stomaco“. Sempre sulla Curva: “Non ha mai chiesto neanche un bottone, incredible! Anzi sono loro che pagano e mettono soldi di tasca propria per realizzare coreografie ed iniziative benefiche“. Ricci ci tiene a ringraziare ogni singolo componente dell’esperienza di Pisa ed elogia la squadra: “Un gruppo di amici, grazie al lavoro svolto da D’Angelo ma anche da Moscardelli capitano prima dell’addio al calcio giocato. E’ sempre stato bello andare negli spogliatoi a parlare con i ragazzi. E bravo il Mister ad isolare l’unico che in questi anni non si è inserito ed infatti dopo pochi mesi fu ceduto“. Ricci racconta della cessione a Knaster: “Inizialmente ero titubante. Devo ammettere che sono prevenuto con il mondo del calcio: ci sono persone serie ma anche tante avventurieri. Poi ho fatto le mie ricerche, dando mandato ad alcuni collaboratori di fare approfondimenti in ambito finanziario, ed è emersa una figura di assoluto prestigio. Mi è dispiaciuto, inutile negarlo, perchè volevo portare a termine il progetto: raggiungere la Serie A, costruire lo Stadio (il museo del Pisa un mio pallino, aggiunge) ed il centro sportivo ma poi ho pensato che, nonostante goda di ottima salute, ho pur sempre 86 anni e Knaster avrebbe potuto portare avanti comunque quelli che erano i nostri programmi. Auspico una burocrazia veloce da questo punto di vista, sarebbe importante perchè queste sono occasioni che non capitano spesso e realizzare tutto ciò che c’è in programma rappresenterebbe una svolta“.

Fonte