Un Natale in testa in serie B. Un evento che a Pisa non si verificava da 37 anni. Un Natale meraviglioso da campioni d’inverno come 32 anni fa, solo che nel 1989 il Pisa era stato scavalcato dal Torino proprio la settimana prima della pausa natalizia. Nell’era dei tre punti il Pisa è stato primo a Natale nel 1998 e nel 2009 ma si parla di campionati di C2 e serie D. La cosa bella però è che il primato natalizio coincise sempre con quello di fine stagione. Primati in certi casi arrivati anche in momenti difficili della nostra storia. Motivi diversi ma anche oggi, a causa della pandemia, il pallone resta uno dei pochi momenti di svago nel nostro vivere quotidiano.
Il primato in un giorno tremendo per tutta l’Italia. Il 23 dicembre del 1984 battendo in casa il Cesena per 1-0 il Pisa di Gigi Simoni si mantiene in testa alla classifica del campionato e resta imbattuta con una striscia clamorosa di 15 risultati utili consecutivi, si fermerà a 16, confermandosi un vero schiacciasassi. Decide un gol di Bruno Caneo al 35′ del primo tempo che permette ai nerazzurri di portarsi a 23 punti e allungare a più 2 sul Bari fermato sullo 0-0 ad Arezzo. Ma la giornata per tutto il Paese è di quelle tremende. Da non dimenticare. L’attentato al Rapido 904 Napoli-Milano, ribattezzata come la Strage di Natale, gela un’Italia dove è ancora fresco il ricordo della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Il bilancio dell’attentato al Rapido 904 è di 16 morti e 267 feriti. Una strage che ha colpito tanti italiani che ritornavano a casa o andavano in visita ai parenti per le festività. L’esplosione è avvenuta poco dopo le 19 proprio quando mezza Italia, e forse di più, aveva appena finito di guardare novantesimo minuto. Il convoglio fu dilaniato da un’esplosione violentissima all’interno della Grande galleria dell’Appennino, in località Vernio. L’allora presidente del consiglio Bettino Craxi disse: <Hanno voluto sporcarci il Natale con il sangue, ma reagiremo>.  Tornando al calcio il Pisa chiuderà in testa il girone d’andata con 29 punti e vincerà il campionato di B insieme al Lecce con 50 punti. In serie A è l’anno del Verona di Bagnoli primo a Natale e campione d’Italia a maggio.
Provitali manda di traverso il panettone nerazzurro. Più sereno il Natale degli italiani nel 1989 nonostante l’organizzazione del mondiale casalingo del 1990 susciti qualche polemica e la crisi nell’Europa dell’est trasformi completamente la geopolitica mondiale. In serie B il Pisa domina come cinque anni prima. E come cinque anni prima sarà promosso in A da campione d’inverno ma non da primo a Natale. Il 17 dicembre infatti il Pisa di Luca Giannini, primo in classifica, va a far visita al Cagliari di Claudio Ranieri anch’esso in piena lotta per la A nonostante sia una neopromossa. La sfida del Sant’Elia è dura ma il Pisa parte bene e nel primo tempo sfiora due volte il gol con due tiri da lontano di Incocciati che terminano sul fondo. Il Cagliari però prende campo e il Pisa però si difende bene facendo capire che non a caso ha subito appena 6 reti in 16 partite. Il Cagliari nella ripresa ha il controllo del gioco e per due volte va in gol con Provitali e Paolino ma in entrambe le occasioni l’arbitro Sguizzato annulla su segnalazione dell’assistente. Al terzo tentativo però il Cagliari passa: cross del giovane Alfonso Greco, futuro nerazzurro, liscio di Antonio Cavallo e tocco sotto di Provitali che regala l’1-0 definitivo ai rossoblu. Il Torino vince 2-1 con il Catanzaro ultimo in classifica e scavalca il Pisa. Il Pisa dopo Natale batte 1-0 il Padova e 2-0 il Parma a domicilio e si laurea campiona d’Inverno. Sarà serie A insieme a Torino, Cagliari e Parma nell’anno del secondo scudetto del Napoli di Maradona.
Niccolini e Carparelli salvano il Natale. Nell’era dei tre punti il Pisa è già stato due volte in testa al campionato a Natale. Nel 1998, sempre il 23 dicembre, il bel gol di Emiliano Niccolini in semi rovesciata al novantesimo vale l’1-1 in casa del Cremapergo e il titolo di campione d’inverno in C2 con una domenica d’anticipo al Pisa dei record di Francesco D’Arrigo. Nel Cremapergo va in gol Araboni che qualche anno dopo farà malissimo al Pisa con la maglia dell’AlbinoLeffe nella finalissima per la serie B del 2003. Per vedere il Pisa in testa a Natale bisogna aspettare il 2009 e la gioia arriva in un campionato non professionistico. Il 20 dicembre di quell’anno il Pisa allenato da Stefano Cuoghi, 20 anni prima in campo a Cagliari con la maglia nerazzurra, ospita quella che è la rivale più minacciosa nel campionato di serie D, ovvero il Bikkembergs Fossombrone. La squadra più alla moda nel mondo del calcio, visto che il presidente è appunto lo stilista Dirk Bikkembergs. La squadra marchigiana indossa divise davvero originali e belle. Purtroppo il Pisa proprio nell’anno del centenario è ripartito dai dilettanti dopo esser retrocesso in C sul campo. Nonostante tutto quel giorno contro il Bikkembergs Fossombrone ci sono oltre cinquemila spettatori allo stadio. Giornata di sole che scioglie la neve caduta copiosa nel fine settimana. La gradinata è congelata e gli spettatori di quel settore vengono fatti accomodare in tribuna inferiore. L’atmosfera è davvero natalizia e anche stavolta, come a Crema il Pisa va sotto per un gol di Pirro sotto la Curva nord. Il momento è buio e il Pisa fatica anche quando il Bikkembergs resta in dieci per l’espulsione al 61′ di Bellocchi per doppia ammonizione.  Ci pensa Carparelli a metà secondo tempo con un bel destro al volo su cross da destra di Nocciolini a salvare il primato e il Natale siglando l’1-1 che vale la corsa sotto la nord. In entrambi i casi, 1998-99 e 2009-2010, sarà promozione con netto anticipo.
Un primato nato cinque anni fa. Lo splendido primato del Pisa di oggi nasce esattamente cinque anni fa. Un Natale diverso che segnava l’inizio di una nuova era nonostante le difficoltà in classifica. Il 24 dicembre del 2016 infatti Pisa-Spezia 0-0 è la prima partita dell’era Corrado con il patron Enzo Ricci dopo la lunga ed estenuante trattativa per acquistare il Pisa. Primi a Natale e campioni d’inverno con una giornata d’anticipo dopo il 2-0 a Cosenza. La marcia è impressionante. Finora 11 vittorie, cinque pareggi e due sconfitte. Due sconfitte a metà strada proprio come nel 1989, anche se resta da giocare la partita con il Frosinone. Una media di 2,11 punti a partita e soprattutto un gioco collettivo che sta mettendo in difficoltà le avversarie. Pisa forte quando attacca, 26 gol con 10 uomini diversi, fortissimo quando difende e infatti è la squadra che subito meno di tutte con appena 12 gol al passivo. Sembra davvero una favola se pensiamo alle difficoltà dell’anno scorso soprattutto nel settore arretrato. Grandi meriti del club , della squadra, dello Staff e di Luca D’Angelo che non ha certo avuto problemi a mangiare il panettone con questa marcia sicura. Adesso è giusto brindare al Natale con un sorriso grande come una casa e poi concentrarsi sulle 20 finali ancora da disputare. Per far diventare il sogno realtà. Buon Natale a tutti i cuori nerazzurri.

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