Anche per questa stagione calcistica, grazie alla collaborazione con l’Associazione Cuochi PisaniTuttoPisa propone una rubrica per conoscere meglio alcune ricette tradizionali tipiche relative alle città che il Pisa affronta di settimana in settimana.

 

Per Alessandria-Pisa vi proponiamo: I Caponet alessandrini

 

La ricetta

Ingredienti:

Per i caponet:

Qualche foglia di verza

300 g salsiccia

200 g carne trita di maiale

4 carote

4 coste di sedano

1 cipolla

1 bicchiere di vino rosso

1 foglia di alloro

1 rametto di rosmarino

2 cucchiai d’olio evo

2 uova

q.b. parmigiano reggiano grattugiato

q.b. sale

q.b. pepe nero

Per la salsa:

350 g passata di pomodoro

1 cipolla

1 spicchio d’aglio

1 foglia d’alloro

1 rametto di rosmarino

Qualche foglia di basilico

Sale

Pepe

1 cucchiaio d’olio evo

Procedimento:

Iniziate preparando il ripieno dei caponet: tritate sedano carote e cipolla e fateli soffriggere con due cucchiai d’olio in una padella. Aggiungete poi la trita di maiale e la salsiccia spellata. Sfumate con il vino rosso e profumate con alloro e rosmarino. Cuocete per 30 minuti e lasciate raffreddare. Una volta che sarà raffreddato, unite in una ciotola la trita, le uova, il parmigiano grattugiato, sale e pepe. Amalgamate il tutto.

Sbollentate le foglie di verza (quelle più piccole e interne) in acqua salata per pochi minuti, poi stendetele ad asciugare su un canovaccio. Quando il ripieno sarà pronto, farcite le foglie di verza con uno o due cucchiai, al centro. Arrotolatele e ripiegatele a pacchetto. A questo punto potete chiudere gli involtini con lo spago da cucina o uno stuzzicadenti per poi infarinare i caponet e cuocerli in una padella con il burro. Altrimenti potete preparare la salsa di pomodoro e cuocerci poi al suo interno i caponet per 30 minuti. Io ho voluto farli al forno: ho imburrato una teglia in cui ho adagiato i caponet, ci ho versato sopra il sugo di pomodoro e li ho cotti a 180° per 30 minuti.

Servite i caponet caldi o tiepidi.

 

 

L’Associazione Cuochi Pisani è composta da cuochi professionisti e non, ma anche da sostenitori che hanno la passione della cucina. Tutto questo, ha permesso di creare un ambiente ambizioso e di confronto continuo con lo scopo di migliorarsi sempre e di portare la città di Pisa dove merita.

 

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