Pisa-Como è stata una classica degli anni Ottanta in serie A ma sono tante le sfide interessanti tra le due squadre all’Arena. Una serata emozionante è stata sicuramente quella di lunedì 8 gennaio 2001 soprattutto grazia alla bella coreografia della Curva Nord. In campo un pareggio per 1-1, davanti al grande ex Michele Padovano, che rallenta la corsa del Pisa e serve soprattutto al Como che a fine stagione sarà promosso in serie B battendo nella doppia finale il Livorno.
L’inizio del millennio. All’alba del duemila Pisa e Como si sfidano in una gara di cartello dell’ultima giornata di andata del girone A di serie C1. Non a caso la sfida dell’Arena è il posticipo del lunedì sera con tanto di diretta su Raisport. Il Pisa di D’Arrigo vuole accorciare sulla zona playoff, il Como di Dominissini non vuol perdere terreno sulla capolista Modena che il Pisa ha battuto qualche settimana prima a domicilio. Delle 8 gare della domenica sei sono finite in parità. Hanno vinto solamente l’Arezzo a Cesena per 3-1, successo importante in zona playoff, e il Modena a Lecco per 2-0.
Spettacolo all’Arena. In Curva Nord una bella coreografia, che riprende in parte quella di qualche anno prima fatta con il Livorno, con tre striscioni raffiguranti le meraviglie della Piazza dei Miracoli. Ovvero il Battistero, il Duomo e la Torre Pendente. Il tutto con la magia dei fuochi d’artificio e soprattutto delle così dette stelline di capodanno che illuminano tutta la Curva e creano un effetto davvero magico con la scritta Pisa ben visibile.
Padovano il grande ex. Tra i più attesi in campo c’è il grande ex Michele Padovano che dieci anni dopo la sua unica stagione a Pisa torna all’Arena da avversario.  Nel 1990-91 realizzò 11 gol  diventando il miglior marcatore nella storia del Pisa nei campionati di serie A a girone unico. E unico ad andare in doppia cifra. Nel mezzo dieci anni importanti con tanto di trofei preziosi messi in bacheca come Champions League, Coppa Intercontinentale, Supercoppa europea, supercoppa italiana e uno scudetto con la maglia della Juventus tra il 1995 e il 1997. A Como segnerà appena due reti in 12 presenze e nella serata pisana non lascerà il segno pur senza demeritare. A fine stagione chiude con il calcio giocato a quasi 35 anni e dopo tanti guai fisici nella seconda parte di carriera.
Costanzo illude tutti. Il Pisa parte forte e Domenico Costanzo si conferma il bomber che non ti aspetti. Dopo il gol decisivo segnato proprio al Modena Costanzo si ripete segnando a un altrsa big dopo appena sette minuti. Quando i fumogeni continuano a fare da sfondo all’Arena gremita di oltre ottomile spettatori. Il Como, con in testa il portiere Brunner, contesta la rete nerazzurra ma l’arbitro Ambrosino di Torre del Greco convalida. Con 9 reti Costanzo, preso nell’estate del 2000 dal Sandonà, risulterà il miglior realizzatore del Pisa al termine del campionato.
La beffa di Memmo è il preludio a un finale anonimo di stagione. Il Pisa fa la partita anche se la gara non è spettacolare. Nella ripresa Dominissimi toglie l’altro big dell’attacco Carruezzo per inserire Memmo. Sarà la mossa vincente perché il nuovo entrato sorprende tutti a otto minuti dalla fine e fissa il punteggio sull’1-1 finale. Un pareggio che serve a poco e che permette al Pisa di chiudere il girone d’andata a 25 punti. A meno tre dall’Arezzo che la domenica seguente allunga a più sei regolando i nerazzurri con un secco 2-0. Dopo la beffa Brescello nella semifinale playoff della stagione precedente, e le ambizioni della vigilia, i presidenti Gerbi e Posarelli devono accontentarsi di un campionato anonimo chiuso all’undicesimo posto. Tra i malumori del pubblico. L’ultimo campionato  di Francesco D’Arrigo sulla panchina nerazzurra dopo tre stagioni e una grande promozione in C1.

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