Il Pisa ha vinto solo due volte all’Arena con il Cittadella e in entrambi i casi per 2-0. Per esorcizzare un po’ il fantasma dell’autentica bestia nera dei nerazzurri vogliamo ricordare i due successi, distanti 17 anni l’uno dall’altro. Due soli successi su nove sfide complessive, se contiamo anche il ko in Coppa Italia nel 2008-2009.
Ambrosi e Capuano blindano i playoff. Il 19 aprile 2003, sabato di Pasqua, il Pisa di Simonelli ospita il Cittadella di Maran per cercare i punti che gli garantiscano la matematica certezza di giocarsi gli spareggi promozione per salire in serie B a tre giornate dalla fine. E’ il primo anno della gestione Mian-Gentili e quello è l’obiettivo minimo da portare a casa. Se il Pisa è a un passo dal traguardo il Cittadella rischia di restare fuori. Ne esce così una partita un po’ bloccata e priva di grosse emozioni. Meglio i veneti nel primo tempo, poi il Pisa cresce nella ripresa e la spunta grazie ai gol del bomber Alessandro Ambrosi e del difensore con licenza di segnare Ciro Capuano, 4 in quella stagione,  che risolve una mischia in area. A fine partita è festa sotto la nord. Più 10 sul Cittadella e playoff centrati matematicamente.
La prima volta di Marin. Per battere all’Arena i veneti bisogna attendere 17 anni. Stavolta si gioca a porte chiuse a causa dell’emergenza coronavirus. Il 3 luglio 2020 il Pisa insegue ancora i playoff, ma stavolta quelli per andare in serie A. Il Cittadella di Venturato invece spera ancora nella promozione diretta. Dopo il lockdown i nerazzurri di Luca D’Angelo sono scattati dai blocchi più veloci di Marcell Jacobs. Pareggio a Salerno in rimonta e vittorie per 2-1 con Pescara e nel derby di Spezia. Michele Marconi, doppietta in Liguria, è in grande spolvero e sblocca su rigore la sfida con i veneti giocata in un caldo impressionante e con un sole che ancora picchia forte nel tardo pomeriggio pisano. Si fa male Masucci, ed è una perdita importante anche per le gare successive, ma il Pisa domina con l’ex Siega mattatore. Nel finale i nerazzurri la chiudono con un tiro al volo di Marius Marin che segna il suo primo gol tra i professionisti. Nel recupero anche Gori partecipa al trionfo con una parata spettacolare su punizione di Adorni. Il successo vale l’aggancio all’ottavo posto ma i playoff sfumano proprio all’ultima giornata per la classifica avulsa.

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