Cremona per tutti i tifosi nerazzurri vuol dire soprattutto 21 giugno 1987. La partita che ribaltò la classifica di serie B all’ultima giornata e permise al Pisa di Gigi Simoni di tornare in serie A scavalcando proprio i grigiorossi che furono costretti agli spareggi. Noi però abbiamo voluto scegliere altre quattro gare significative della storia nerazzurra forse perché quell’indimenticabile 2-1, reti di Sclosa e Piovanelli, lo abbiamo raccontato in tutte le salse.
Dal Simoni nerazzurro a quello grigiorosso. Il 4 ottobre del 1992, giorno dello storico record di 48 reti in serie A, il Pisa capolista in serie B va a far visita alla Cremonese di Gigi Simoni con circa 1.500 tifosi al seguito. Il tecnico di Crevalcore che è stato promosso in B con il Pisa era finito ai margini del calcio. In C2 alla Carrarese dove nel 1990-91 vinse il suo ennesimo campionato. Il presidente della Cremonese Luzara, altro grande uomo di calcio come Romeo Anconetani, contatta Simoni e gli chiede di andare ad allenare i grigiorossi per riportarli subito in A. La beffa del 1987 è alle spalle e Simoni accetta. La prima giornata è da dimenticare. La Cremonese perde 4-1 a Cesena ma poi mette in fila tre vittorie di fila mettendo in evidenza giovani interessanti come il portiere Turci e l’attaccante Tentoni pescato in C2 al Rimini. Il Pisa allenato da Vincenzo Montefusco si presenta con un punto di vantaggio sui grigiorossi e con la difesa ancora imbattuta. Un pari a reti bianche a Taranto, con Berti che para un rigore a Lorenzo, e tre vittorie per 1-0 con Piacenza e Cesena in casa e in mezzo il successo di Andria. Le due gare vinte all’Arena portano la firma di Mirko Taccola che di lì a breve Anconetani cederà all’Inter. L’ultimo grande affare nel mercato in uscita del presidentissimo. Taccola però quel giorno a Cremona è in campo. I grigiorossi sotto una pioggia autunnale e un cielo terso giocano meglio e vincono con merito per 2-0 grazie alla doppietta di Dezotti. Taccola sarà anche espulso. La Cremonese passa al comando e a fine stagione sarà promossa in A con Reggiana, Piacenza e Lecce e si prenderà lo sfizio di vincere il torneo Anglo-italiano con tanto di finale a Wembley vinta 3-1 con il Derby County. Poi arrivano le tre storiche stagioni di fila in A. Roba mai vista per la Cremonese che tra le altre batte anche il Milan campione d’Europa. Cremona per Simoni fu una grande rivincita su chi non credeva più in lui e il trampolino per arrivare a panchine blasonate come quelle di Napoli e Inter.
Baggio spezza l’incantesimo allo Zini. Non è stato forte come il suo grande fratello, ma in pochi lo sono stati, ma Eddy Baggio per Pisa è stato il calciatore della speranza. Decisivo per i gol salvezza in serie C1 nel campionato 2005-2006, su tutti quello alla Massese nei playout, importante soprattutto nella prima parte della stagione successiva 2006-2007. Braglia ha messo in piedi un Pisa da battaglia che subisce poco, il primo gol al passivo arriva alla settima giornata nella sconfitta per 1-0 a Pistoia, ma davanti inizialmente si fa fatica nonostante il grande lavoro di Biancone e compagni, con Ferrigno sempre pronto a sostenere gli attaccanti. Il Pisa poi ha ereditato dalla stagione passata il mal di trasferta. Lontano dall’Arena non vince dal 13 novembre 2005, 3-1 a Manfredonia e non segna dal gol di Ragatzu nella sconfitta per 2-1 in casa della Torres poco prima delle feste natalizie. Il 29 ottobre 2006 il Pisa è di scena a Cremona dove non vince proprio dal magioco 21 giugno 1987. Le squadre si sono affrontate poche volte ma sono tanti i tabu da sfatare che quel giorno e quello stadio sembrano fatti apposta per spezzare gli incantesimi anche perché la Cremonese non se la passa bene e il Pisa invece nonostante i tanti pareggi e due sole vittorie in otto giornate è vicino alle prime posizioni. Baggio è già andato in gol con Padova e Novara, rete dell’1-1, e si ripete con i grigiorossi grazie a un gran belk tiro da fuori area. Il Pisa sa come difendere e porta a casa l’1-0. Vittoria sofferta ma meritata che riporta il sorriso dopo quasi un anno di insuccessi. E’ la prima vittoria in trasferta di una stagione fantastica che si chiuderà con un’altra data magica: 17 giugno, festa del patrono, 2-0 al Monza e ritorno in B dopo 13 anni di assenza. Eddy Baggio non sarà protagonista assoluto come nella stagione precedente, causa anche qualche problema fisico oltre alle scelte di Braglia, ma realizzerà comunque 5 gol in 12 partite. Quello di cremona è probabilmente il più importante.
Primo festival del gol. Togliendo la sconfitta per 2-1 nell’ultimo Cremonese-Pisa, le sfide tra grigiorossi e nerazzurri allo Zini nell’era D’Angelo sono state ricche di soddisfazioni, gol e tante emozioni fino all’ultimo battito di ciglia dell’incontro. Si inizia in una calda sera d’estate dopo una vittoria ai rigori contro la Triestina di Coppa Italia prima gara ufficiale Luca D’Angelo sulla panchina del Pisa. Un segno del destino. La sera del 5 agosto 2018 il Pisa gioca il secondo turno di Coppa a cremona. I Grigiorossi sono in serie B, allenati da Andrea Mandorlini, i nerazzurri in C e hanno rifondato la squadra dopo le delusioni della stagione precedente. Anzi, sono ancora incompleti visto che ad esempio non è ancora stato acquistato Michele Marconi e in porta non va Gori ma il giovane Campani come contro la Triestina dove è stato protagonista positivo dagli undici metri. La gara è di un’intensità rara per il calcio agostano. Pisa subito avanti con Zammarini ma la Cremonese già a metà primo tempo la ribalta con Montalto e Castrovilli, oggi nel giro della Nazionale e alla Fiorentina. Il Pisa però fa capire di essere un osso duro. Una squadra che non molla e pareggia con Masucci nel secondo tempo. Campani compie parate strepitose e si va ai supplementari nonostante il Pisa abbia giocato in 10 per l’infortunio a Izzillo dopo che D’Angelo aveva finito i cambi e poteva effettuare solo una finestra ai supplementari. Entra Cuppone e segna con uno splendido pallonetto. Il Pisa resta senza D’Angelo, espulso per proteste, ma rischia anche grosso visto che la Cremonese spinge a pieno organico. Al 120′ arriva il pari in mischia di Castagnetti. Finisce 3-3 e si va ai rigori. Dal dischetto il Pisa è infallibile, la Cremonese no. Campani para un altro rigore, poi passerà al Sassuolo assieme a Bechini, anche lui in campo dopo aver sostituito Birindelli, e il punto decisivo lo firma De Vitis prima del tiro alto di Boultam. Il Pisa passa al terzo turno dove farà fuori anche il Parma con un gol di Zammarini. A fine stagione sarà serie B.
Secondo festival del gol con acuto finale. Il 31 gennaio 2020 arriva una delle vittorie più belle e imprevedibili della storia recente nerazzurra. Il Pisa si presenta a Cremona rinnovato dal mercato invernale ma senza i nuovi acquisti caracciolo e Soddimo appena presi proprio dalla Cremonese. C’è Luca Vido, che poi finirà proprio a Cremona, non c’è Marconi ancora infortunato. In panchina l’altro nuovo acquisto Eros Pisano. Si gioca in notturna perché è l’anticipo del venerdì della terza giornata di ritorno. La Cremonese di rastelli cerca punti salvezza e parte con grande aggresività. Va subito in gol Deli, poi al 24′ raddoppia Palombi, poi verrà al Pisa, dopo un errore di Marin in fase di costruzione. Sembra finita ma è la grande serata di Gaetano Masucci che dal nulla inventa un assist per minesso che batte in uscita Ravaglia. E’ il gol che riaccende le speranze e fa da prologo a una partenza di secondo tempo scoppiettante. Masucci è perfetto nel girare di testa un cross di Vido, poi mette lo zampino anche sul gol del sorpasso firmato da Birindelli che fa esplodere di gioia gli oltre mille pisani. La gara è capovolta e siamo solo al 9′ del secondo tempo. La Cremonese però pareggia dopo quattro minuti con una punizione di Piccolo deviata dalla barriera. Da lì al 96′ può segnare chiunque. E’ una girandola di emozioni infinite. Nei coinque minuti di recupero viene espulso Terranova. La Cremonese è in 10 e il Pisa sfrutta l’uomo in più a pochi istanti dalla fine: lo zampino è sempre di Masucci ma il tcco finale è di Eros Pisano che segna da due passi il gol vittoria a una manciata di secondi dalla fine. E’ un gol che Pisano attendeva da 12 anni, dalla sua prima esperienza, da ragazzo, in maglia nerazzurra con mister Giampiero Ventura. Una favola a lieto fine per lui e per Birindelli che quella sera festeggia al meglio le cento presenze con il Pisa.

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