Nel maggio del 2007 il Pisa gioca due volte in Laguna in meno di due settimane. Dalla delusione per la mancata promozione diretta, e il terzo posto finale, alla gioia e alla speranza per un gol in extremis del giovane Fabio Ceravolo che sarà protagonista di un playoff da incorniciare. Quelo che riporta il Pisa di Piero Braglia in serie B dopo un’assenza di 13 anni.
Esodo rossocrociato. Il Pisa si presenta all’ultima di campionato ancora in corsa per il primo posto. Per andare in B serve però una vittoria a Venezia, squadra in lotta per i playoff, e una mancata vittoria del Grosseto a Padova. I nerazzurri sono secondi insieme al Sassuolo ma in caso di arrivo a pari punti con i neroverdi il Pisa è in vantaggio negli scontri diretti, 0-0 in Emilia e 1-0 all’Arena, e se il Grosseto frena potrebbero approfittarne. Serve solo vincere anche se la squadra ha buttato via molte chance di arrivare prima a Busto Arsizio, sconfitta per 4-2 dopo esser stata avanti 2-0, prima di regolare per 2-0 il Pavia fanalino di coda alla penultima. Il popolo nerazzurro però ci crede e invade Venezia con oltre cinquemila tifosi domenica 13 maggio. I traghetti sono completamente colorati di rossocrociato. Il simbolo della città sventola ovunque con orgoglio in quella che è anche una sfida tra repubbliche marinare. La partita non regala grosse emozioni. Il Grosseto già nel primo tempo è avanti a Padova e tiene il vantaggio fino alla fine nonostante qualche passaparola che ipotizza un fantomatico pareggio dei veneti. Giusto per far saltare le coronarie ai tifosi nerazzurri. Il Pisa viene beffato al 94′ da un gol di Romondini che di fatto cambia gli accoppiamenti dei playoff. Pisa terzo, dietro anche al Sassuolo che vince 3-2 in casa della Sangiovannese e affronterà il Monza in semifinale, che ai playoff deve affrontare proprio il Venezia giunto quarto. La fotografia più bella di quel giorno di sole in Laguna è quella di Gabriel Raimondi che chiama a raccolta la squadra dopo il fischio finale per andare a salutare i tifosi. La forza di quel gruppo sarà decisiva per centrare la promozione.
Ceravolo da impazzire. L’entusiasmo dei veneti sembra far pensare che l’inerzia del doppio confronto sia a loro favore. L’andata si gioca ancora in Laguna, stavolta di sabato perché la domenica è in programma proprio la sfida tra le Repubbliche marinare in Veneto, il 26 maggio. Non c’è la gente della volta precedente e manca anche il sole ma ci sono comunque oltre duemila tifosi pronti a spingere la squadra di Braglia che sarà espulso per proteste nel primo tempo. Pisa con il 3-4-3 con Raimondi a centrocampo e il tridente con Ferrigno, Biancone e Ciullo. Nel primo tempo il Pisa non soffre, tra i più attivi nel Venezia c’è l’esperto Paolo Poggi, ma cade alla prima chance dei veneti a inizio secondo tempo che passano in vantaggio con un colpo di testa di Marco Moro, splendido cross da sinistra di Scantamburlo, da poco messo in campo dall’allenatore Nello Di Costanzo. Il Pisa reagisce ma fatica a creare pericoli. La mossa vincente in casa nerazzurra arriva al minuto 74 quando dalla panchina si alza Fabio Ceravolo che prende il posto di Ciullo. A pochi istanti dalla fine arriva la svolta della doppia sfida e probabilmente dell’intero playoff grazie allo splendido inserimento in area di Ceravolo che batte Aprea e fa esplodere di gioia l’intero settore dei tifosi pisani. Sarà il primo di tre gol fondamentali del giovane attaccante in prestito dalla Reggina in quei playoff. Dopo il 90′ arriva il rosso a Raimondi, che salterà la sfida di ritorno, ma l’inerzia è cambiata. La storia finisce in gloria con la vittoria per 3-1 al ritorno e la vittoria nella doppia finale con il Monza.

Foto: Giacomo Vaiani

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