Nasce contro il Brescia in una splendida serata di Ferragosto del 2007 il Pisa spettacolo di Giampiero Ventura. Almeno quello visto nella prima delle due stagioni del tecnico genovese sulla panchina . Sul campo neutro di Pistoia i nerazzurri battono in rimonta per 2-1 le rondinelle e si guadagnano la sfida prestigiosa in casa del Napoli al turno successivo. La serata del Comunale è il prologo auna stagione infarcita di bel gioco e di tante occasioni da gol. Chi ha deciso di abbandonare le cene e i balli in riva al mare per raggiungere Pistoia non ha rimpianto la scelta.
Ciak, si cambia. D’estate Pisa, inteso come l’ambiente che vive la squadra ad ogni minima pulsazione del cuore, è come sempre una polveriera di sbalzi d’unore. Passare dal dramma calcistico all’esaltazione, e viceversa, è un attimo. Il 17 giugno del 2007 la città ha salutato ubriaca di gioia il ritorno in B dopo 13 anni ma la squadra della promozione è stata cambiata in maniera importante pur mantenendo tasselli preziosi a cominciare da Gabriel Raimondi. Non c’è più il condottiero Piero Braglia e non ci sono più alcuni leader come il capitano Fabrizio Ferrigno. Per la panchina si punta su Gian Piero Ventura che ha sfiorato il miracolo di salvare l’Hellas Verona ma alla fine la squadra scaligera retrocede ai playout con lo Spezia. Anche se è arrivata la ciliegina che porta il nome di VItaly Kutuzov c’è scetticismo intorno a Ventura e anche alcuni nuovi acquisti come Nacho Castillo, 6 reti nel Frosinone la stagione precedente, Gael Genevier, preso dalla Sangiovannese in C, e di Alessio Cerci che viene prso in prestito dalla Roma ma è reduce proprio da un’esperienza in prestito al Brescia. Dove con Serse Cosmi non sono proprio rose e fiori. Il ragazzo di Valmontone a Pisa deve dimostrare tutto il suo valore ma intanto contro la sua ex squadra inizia la prima partita ufficiale in nerazzurro dalla panchina.
Castillo e Ciotola regalano la prima gioia. Il primo tempo è a reti bianche ma la partita è divertente e giocata a viso aperto. Nessuno vuol perdere e ci sono tante occasioni sui due fronti. Nel Pisa la grande novità è il rilancio di Zavagno,  giocatore che non giocava con  Braglia, sulla fascia sinistra. Bravo e solido anche il nuovo acquisto Zoppetti a destra. Meglio il Pisa nel primo tempo, poi con il passare del tempo viene fuori l’esperienza del Brescia e quando Possanzini realizza la rete del vantaggio dopo un disimpegno errato della difesa pisana la sorte dell’incontro sembra segnata. Ventura, oltre a Trevisan per Lorenzi in difesa, ha inserito Cerci per D’Anna e poi a 13 minuti dalla fine fa entrare Genevier al posto di Braiati. Gli ultimi due ingressi rappresentano la svolta della partita. Cerci vola sulla destra e Genevier inizia a verticalizzare per Ciotola e Castillo. Ma è da una grande intuizione di Kutuzov che nasce il pareggio di Ciotola bravo ad anticipare Viviano. Un gol a una manciata di minuti dalla fine che come minimo le porte dei supplementari al Pisa. Ma c’è ancora e la squadra ci crede: al 93′ Cerci vede Castillo che segna il primo dei suoi 22 gol stagionali, 21 in campionato, e fa ricredere subito gli scettici. E’ l’inizio di un lungo sogno che solo qualche infortunio di troppo, su tutti quello di Cerci proprio a Brescia nella gara di ritorno in campionato, ha impedito di realizzarsi.

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