E’ l’unica vittoria del Pisa in casa del Bari, è la prima vittoria in B dopo 13 anni di assenza, è sicuramente uno dei pomeriggi più emozionanti della storia recente dei nerazzurri. Bari-Pisa del 25 agosto 2007, finita 2-1 per i nerazzurri, è sicuramente una partita che non ci stancheremo mai di raccontare. Dal prologo all’epilogo un susseguirsi di emozioni degne di un film, magari il titolo giusto potrebbe essere “Il grande ritorno”, con tanto di colpi di scena e di lieto fine.
Il grande ritorno. Il calendario di serie B mette di fronte il Pisa di Gian Piero Ventura a una delle trasferte più lunghe del campionato. 845 chilometri da percorrere in auto o con i veri pullman. Ma i tifosi nerazzurri aspettano da troppo tempo questo giorno. Esattamente dal 14 giugno 1994 quando a Salerno il Pisa perde ai rigori con l’Acireale e chiude sul campo l’era Anconetani dopo 16 anni di grandi successi. Il merito del ritorno in B è della squadra di Piero Braglia, 17 giugno 2007 il giorno perfetto contro il Monza, ma in estate il pisa dell’allora presidente Leonardo Covarelli cambia decisamente volto. Con Ventura la squadra approccia bene il pre campionato, vince all’esordio in Coppa Italia con il Brescia per 2-1 e fa una gran figura a Napoli, sconfitta per 3-1 ai supplementari, dove si mette in luce Kutuzov con un gol da cineteca prima della tripletta di Lavezzi. Con il Bielorusso in attacco ci sono Cerci, Castillo ed Emanuele D’Anna. E’ la nascita del 4-2-4 che regalerà grandi soddisfazioni al popopolo nerazzurro che al San Nicola è presente con 500 tifosi.
Super Nacho. Il caldo è davvero insopportabile alle 15 di un sabato pomeriggio d’agosto ma il Pisa gioca a memoria anche se è la prima giornata di campionato. Il Pisa gioca un gran primo tempo dove crea occasioni a ripetizione ma non riesce ad andare in gol nonostante un Genevier grande direttore d’orchestra in mezzo al campo. I nerazzurri la sbloccano poco dopo il quarto d’ora del secondo tempo: splendido dai e vai sulla destra tra Kutuzov e Cerci, il romano guadagna il fondo e mette al centro dove Castillo deve solo spingere in rete ed andare ad esultare sotto lo spicchio dei tifosi del Pisa completamente in delirio. Il Pisa potrebbe anche segnare in contropiede ma a pochi istanti dal novantesimo ecco che la beffa è dietro l’angolo. Lanzafame arriva a contatto in area con Kutuzov e cade a terra. Per l’arbitro è rigore e Bonanni fa centro. Il Pisa però non molla e al 93′ mostra tutta la caparbietà di una squadra affamata e vogliosa di emergere. Carrozza, subentrato nella ripresa, strappa palla sulla trequarti e serve a sinistra Zavagno, l’argentino, poco impiegato da Braglia e determinante con Ventura, crossa al centro per il connazionale Castillo che di testa segna la sua prima doppietta in nerazzurro. Stavolta la gioia è incontenibile anche perché dopo altri due minuti di sofferenza arriva il triplice fischio finale. E’ l’alba di un calcio spetacolare anche se non arriverà la promozione.

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