Come trentacinque anni fa il Pisa si ritrova per le festività di Pasqua in lotta per la serie A con una classifica estremamente corta. Stavolta si gioca a Pasquetta, all’epoca si anticipava al sabato. Le emozioni si vivevano soprattutto grazie alla contemporaneità delle partite e ai racconti in diretta di Tutto il calcio minuto per minuto, che si collegava in diretta su radio uno Rai all’intervallo ( i primi tempi si ascoltavano i flash su radio due). Lontani dagli spezzatini di oggi. Come cantava qualche anno dopo Lucio Dalla nella sua Tempo, si può tranquillamente dire che una domenica sì e una no< guardavamo le partite contro un muro, non allo stadio>. Correva l’anno 1987 e siamo nell’era dei due punti e il Pisa di Gigi Simoni è impegnato nello scontro diretto del Ferraris contro il Genoa di Attilio Perotti. Per Simoni un ritorno al passato, dopo i grandi risultati ottenuti con i rossoblu. La classifica nei primi posti recita: Cremonese 34, Pisa, Genoa, Pescara, Cesena, Parma 32, Messina 31, Lecce 28. Otto squadre, a dieci giornate dalla fine, si giocano i tre posti per andare in serie A. I playoff devono ancora vedere la luce e in caso di parità tra due o più squadre si va agli spareggi.
Accendi la radio. Nel sabato di Pasqua, 18 aprile, c’è in programma anche l’altra sfida di vertice tra Cremonese e Pescara che è il clou di una giornata da vivere attaccati alle radioline con tanti incroci importanti a cominciare da Lecce-Parma sbloccata al 13′ da Barbas che fa esultare il nuovo tecnico pugliese Carlo Mazzone come racconta Giampiero Bellardi dal Via del mare. Emanuele Dotto invece annuncia  il vantaggio del Cesena sul Cagliari ultimo in classifica con rete di Traini. Da Cremona Enzo Foglianese, a fine primo tempo,  descrive la sfida tra Cremonese e Pescara come una gara dalla quale dovrebbe prendere esempio mezza serie A. In effetti nel giro di 45 minuti si assiste a un 2-2 ricco di emozioni. Dai racconti dell’etere a Genova, dove c’è l’inviato Paolo Carbone, non si vede lo stesso tipo di calcio. Eppure il livello è altissimo. Nel primo tempo tanta manovra a centrocampo ma poche occasioni da gol nella sfida arbitrata dal quotato Carlo Longhi di Roma. La prima occasione capita al terzino nerazzurro Davide Lucarelli che mette di testa fuori dopo sette minuti. Risponde poco dopo dopo Ambu che a sua volta mette sul fondo. Ci provano da lontano Sclosa da una parte e Policano dall’altra ma la prima vera rande occasione da gol arriva al 39′ ed è nerazzurra: Piovanelli va via a due avversari e lascia partire un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Il Genoa però passa in vantaggio al 44′ proprio con Ambu che gira di testa in rete prendendo il tempo ai difensori nerazzurri su un cross da sinistra.
La riprende Cecconi. A inizio secondo tempo Cuoghi, già ammonito, viene redarguito per un fallo su Luperto. I nerazzurri attaccano ma devono stare attenti al contropiede con lo stesso Luperto che impegna Mannini. Simoni toglie Giovannelli, ammonito da poco, per inserire Mariani giocandosi la prima delle due sostituzioni a sua disposizione. La mossa decisiva però è l’ingresso di Luca Cecconi al posto di Pellegrini. I genoani cantano torneremo in serie A e Carbone dice che il Pisa non sembra avere il tono perentorio per rimettere in piedi la partita. Inoltre interviene Messina , con Tonino Raffa, per segnalare il vantaggio dei giallorossi di Franco Scoglio sul Bologna: rete del difensore Napoli. In quel momento il Pisa è sesto assieme al Parma. Come spesso accade, quando il Pisa è dato per finito risorge quasi all’improvviso. Cecconi batte una punizione dal limite e sfiora il palo. Vanno vicini al gol anche Cuoghi e Mariani, come sottolinea il puntuale Carbone, che fanno venire i brividi sulla schiena di Cervone. E’ l’avvisaglia che il Pisa c’è e il pari è nell’aria. Al minuto 83 Carbone prende la linea: <attenzione Foglianese, ha pareggiato il Pisa. Cross dalla destra di Cuoghi e davanti a Cervone è intervenuto Cecconi che con la fronte ha sospinto la palla in rete>.
I finali lasciano tutto aperto prima del trionfo. E’ il gol definitivo 1-1 che fa impazzire di gioia i tifosi presenti al Ferraris e quelli incollati alla radio. Pareggio giusto, come spiega Carbone a fine partita che sottolinea : < Il Pisa, pur giocando un maggior numero di palloni del Genoa, si è portato all’attacco quando non poteva più aspettare>. I finali di alta classifica: Cremonese-Pescara finisce 2-2, al Cesena basta l’1-0 per piegare il Cagliari, nonostante l’errore dal dischetto di Sanguin al 90′, così come al Messina per battere il Bologna e al Lecce per avere la meglio del Parma. La classifica: Cremonese 35, Cesena 34, Pisa, Pescara, Genoa, Messina 33, Parma 32, Lecce 30. In quel momento il Pisa disputerebbe gli spareggi promozione con Pescara, Genoa e Messina. Ma sappiamo tutti come è andata a finire. Con il trionfo di Cremona commentato dalla voce inconfondibile di Ezio Luzi proprio nel giorno dell’ultima conduzione in studio di Roberto Bortoluzzi. Ideatore e voce classica  per 27 anni della storica trasmissione che ha tenuto incollati milioni di italiani alla radio. In auto, in casa, al mare, ovunque.

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