Il centrocampista Ahmad Benali è stato protagonista di una lunga intervista nel corso della trasmissione “Il Neroazzurro” in onda su 50 Canale. Molti i temi affrontati, a cominciare dall’ambientamento nella realtà pisana: “Le sensazioni sin da subito sono state positive. Prima di venire conoscevo l’importanza di questa piazza da un punto di vista calcistico ma conoscevo anche la bellezza della città di Pisa, mi aspettavo tutto quello che di bello ho trovato. Abito vicino alla Torre ed ho potuto apprezzare tutto insieme alla mia famiglia che si trova molto bene ed anche questo è importante“. Benali racconta un aneddoto: “In un volo da Manchester a Crotone avevo la coincidenza a Pisa, ho perso il volo ed ho pagato una multa ma ho avuto modo di visitare già allora la città“. Sul pubblico neroazzurro: “Tifo caldo, mi fa piacere giocare in uno stadio così. Per noi è molto emozionante giocare in contesti di questo tipo soprattutto dopo mesi difficili per la pandemia con gli stadi vuoti“. Benali quindi commenta il percorso della squadra in queste settimane: “Abbiamo raccolto meno di quello che meritavamo in alcune partite, soprattutto in casa. Siamo sicuramente in corsa per la Serie A, lo dicono i risultati. Il Pisa è sempre stato nelle prime posizioni e non deve dimostrare niente a nessuno. C’è grandissimo equilibrio, le distanze tra le prime 6 sono clamorosamente ridotte“. In carriera per il centrocampista che indossa la maglia numero 5 due promozioni in A: “La continuità fa la differenza. Durante un campionato così lungo ci sono momenti più o meno brillanti, muovere la classifica è importante ed in alcuni casi i pareggi sono comunque importanti“. Serie A che per il Pisa manca da oltre 30 anni: “Per una piazza così troppo tempo. Ci sono tutti i presupposti per arrivarci e rimanerci, città e società sono predisposte, noi come calciatori cercheremo di fare il nostro dovere e di arrivarci“. Benali ripercorre quindi alcune tappe della propria carriera: “Arrivai a Brescia nel 2012, venivo da un lungo periodo di inattività, lasciavo per la prima volta l’Inghilterra ed è stata dura: avevo problemi con la lingua e ad integrarmi. Dopo il primo anno volevo smettere con il calcio e tornare in Inghilterra a lavorare. Chiesi all’allora DS Iaconi di rescindere, lui mi disse di aspettare l’arrivo del nuovo allenatore Giampaolo che voleva valutare tutti i calciatori dell’organico. Dopo un paio di settimane mi chiese di rimanere e per me fu la svolta“. Quindi la breve parentesi di Palermo: “Il Brescia aveva alcune difficoltà economiche e non potevo rimanere. Il club rosanero mi propose un progetto importante e la possibilità di confrontarmi con la Serie A dopo 3 stagioni di B. Dopo il ritiro estivo c’era molta confusione e ho preferito essere ceduto“. Inizia così l’esperienza di Pescara: “E’ stato il periodo in cui ho fatto il salto di qualità. Eravamo una squadra veramente forte“. Poi Crotone, tra momenti belli ed un addio non semplice: “E’ finita malissimo. Gli ultimi due mesi sono stati un inferno. Ma ho continuato a lavorare sapendo che la mia occasione sarebbe arrivata, e così è stato: oggi sono felice di essere a Pisa“. Adesso il rush finale del campionato di Serie B: “Tutti saranno importanti adesso, ognuno dovrà essere bravo a farsi trovare pronto. Una chiusura difensiva o un passaggio può fare la differenza per una città intera. Adesso pensiamo al Benevento, tutte le partite sono ancor più complicate. Affronteremo una squadra aggressiva, che gioca bene a calcio ed ha individualità molto forti con giocatori come Lapadula, Insigne e Sau che possono decidere la partita in qualsiasi momento. Noi non abbiamo paura di nessuno, pensiamo a fare il Pisa ed i punti arriveranno“.

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