L’infortunio di Antonio Caracciolo come da previsioni si è rivelato grave. Il Pisa perde un calciatore fondamentale del proprio organico, non solo per l’importanza che riveste nel rettangolo di gioco ma anche per la leadership conquistata nel corso di questi 2 anni e mezzo in cui ha giocato con grande regolarità (85 presenze). Ecco perchè perderlo in un momento così cruciale è una mazzata sia tecnico-tattica che mentale, ma tant’è e dunque i suoi compagni dovranno dare qualcosa in più anche per lui. Tra i tantissimi messaggi di calciatori e tifosi arrivati tramite i social nelle ultime ore molto significativo quello di Peppe Sibilli: “Quello che ti posso dire è che continueremo a lottare anche per te” un passaggio del messaggio del 17 neroazzurro che sintetizza proprio quanto sopra. L’obiettivo promozione diretta è difficilissimo, oltre alla vittoria del Pisa servirebbero sconfitta del Monza a Perugia (che in questo pazzo incrocio, clamorosamente, se vince deve sperare nella sconfitta del Frosinone) e la mancata vittoria della Cremonese a Como. Ma il pensiero fisso della truppa di Luca D’Angelo deve essere soltanto uno: il successo, a prescindere da cosa accadrà sugli altri campi: perchè serve alla squadra da un punto di vista psicologico e morale, perchè è importantissimo per l’eventuale piazzamento nei playoff. Arrivare terzi o quarti significa saltare un turno (giocarlo non equivale a superarlo), risparmiare energie, evitare squalifiche ed infortuni. Dunque anche per Caracciolo, per loro stessi, per lo staff, per la società, per la città, per una tifoseria che ha attraversato e sta attraversando anche alcune difficoltà – ma che a Frosinone sarà presente in numeri importanti – il Pisa deve provare a vincere per scrivere la storia.

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