Non può piovere per sempre, e così dopo cinque partite senza vittorie una punizione di Cohen in avvio stende il Benevento e porta il Pisa al secondo posto in classifica. Una gara avvincente, sofferta, combattuta ma che il Pisa ha meritato di vincere. In primis perché D’Angelo e la squadra sono stati bravi a sopperire alle assenze degli squalificati Lucca, Nagy e Touré e dell’infortunato De Vitis. Tatticamente D’Angelo ha sorpreso Caserta passando al 3-5-2 con Birindelli e Beruatto esterni a centrocampo e il baby Piccinini mezzala con Gucher e Marin in posizione centrale. Difesa tre con Hermannsson assieme a Leverbe e Caracciolo. Dopo il gran gol di Cohen, rilanciato titolare dopo oltre un mese al fianco di Masucci, il Pisa poteva raddoppiare proprio con Masucci e poi ha dovuto contenere la reazione del Benevento. Il Pisa a tratti è rimasto un po’ schiacciato ma si è difeso bene e ha cercato di respirare nelle ripartenze. Si sono viste anche belle trame di gioco da parte dei nerazzurri. Quando i giallorossi riuscivano a centrare la porta un super Nicolas ha fatto il resto con grandi parate su Improta, due volte, e Ionita che poi si divorava un gol fatto. Brivido finale quando il Pisa gestiva male l’ultimo pallone della partita e Improta segnava in mischia. Lapadula però partecipa all’azione ed è nettamente in fuorigioco. L’arbitro Mariani annulla su segnalazione dell’assistente. Adesso la sfida di Brescia vale il primato.
Nicholas 8: strepitoso quando vola all’incrocio su un colpo di testa di Improta e quando respinge a mano aperta un tiro a colpo sicuro di Ionita. Completa l’opera a inizio secondo tempo quando respinge un tiro ravvicinato del solito Improta che lo beffa nel recupero ma non vale perché Lapadula è in fuorigioco. Sempre attento nelle uscite e non si fa sorprendere da un tiro da lontano, forte ma centrale, di Calò nel primo tempo che contiene in due tempi.
Hermannsson 7: nella difesa a tre è un punto di riferimento. Attento nelle chiusure, reattivo quando c’è da lottare. Una delle sue migliori partite in nerazzurro.
Leverbe 7: chiusura che vale quasi quanto un gol su Lapadula nel secondo tempo. A suo agio anche con il nuovo modulo, limita gli attaccanti giallorossi.
Caracciolo 7: anche lui ha il suo bel da fare perché il Benevento preme ma alla fine è anche merito suo se il grande possesso palla degli ospiti va a sbattere contro una difesa che è tornata quelle delle prime giornate.
Birindelli 6.5: torna dopo diverso tempo a fare l’esterno alto a centrocampo e se la cava bene. Concede poco a Foulon, soffre di più nella ripresa. Sfiora il gol con un bel tiro al termine di una bella azione corale ( 80′ Marsura Sv).
Piccinini 6.5: il debutto dal primo minuto non gli fa tremare le gambe. Di fronte ci sono centrocampisti che fino a poco tempo fa il ragazzo preso dal Lentigione, serie D, guardava in televisione. Quando il ritmo sale va in difficoltà ma nel complesso non sfigura (80′ Di Quinzio sv).
Marin 7: recupera palla e fa respirare la squadra. E’ l’anima di un centrocampo decimato dalle assenze e un continuo fastidio per il palleggio prolungato dei centrocampisti giallorossi. Motorino nerazzurro.
Gucher 6: il passo è ancora un po’ lento e la sensazione è che il capitano faccia fatica a giocare novanta minuti. Le buone giocate però non mancano e prima di uscire prova anche il tiro da lontano ma la mira è alta ( 71′ Mastinu 6: venti minuti dove dà il suo contributo in fase di non possesso).
Beruatto 7: ottimo primo tempo dove spesso sul fondo e dà anche una gran palla a Masucci che fallisce il raddoppio. Si propone spesso quando la squadra riparte e tutto sommato contiene bene brutti clienti come Roberto Insigne e Ionita. Buon intervento in chiusura nel finale di gara.
Masucci 5.5: come sempre si danna l’anima ma stavolta si mangia il raddoppio calciando fuori da buona posizione con il destro e poi non arriva per un soffio su un cross da destra a pochi passi dalla porta. (61′ Sibilli 5.5: fatica un po’ a far salire la squadra e non sfrutta al meglio le ripartenze dove la sua freschezza poteva fare la differenza).
Cohen 7.5: finalmente gioca dall’inizio e va subito in gol con una punizione mancina  che sorprende Paleari e permette di fare al Pisa la partita che vuole. Bravo anche quando gestisce palla. Subisce tanti colpi, quello di Vogliacco a gioco fermo poteva anche essere sanzionato, guadagnandosi diverse punizioni. Compresa quella del gol partita. Nella ripresa deve stringere i denti ma ha dimostrato che la qualità non gli manca. Merita più spazio( 80′ Cisco Sv).

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