Il Pisa resta lassù con tre punti di vantaggio sulla seconda e quattro sulle terze ma stavolta fa un passo indietro piuttosto netto sotto il profilo del gioco. Al netto del clamoroso errore di Nicolas nel maxi recupero l’1-1 con il Pordenone ultimo in classifica è un risultato giusto. Merito della squadra di Tedino che ha pressato alto il Pisa e che per almeno un tempo riusciva a ripartire bene e a mettere in crisi soprattutto il centrocampo nerazzurro. D’Angelo stavolta non è riuscito a far esprimere al meglio la squadra che ha perso quasi tutti i duelli nel mezzo.  I nerazzurri, nel giorno in cui l’Arena torva a superare quota seimila,  sono apparsi nel complesso a corto di idee e sono stati messi in difficoltà soprattutto sul ritmo e sulla corsa. Quelle che sono state le armi vincenti delle prime sette giornate. Un punto nelle ultime due partite non deve diventare un dramma ma sicuramente ieri la squadra non è riuscita a creare tante occasioni come a Crotone dove era arrivata la prima sconfitta stagionale ma si era vista una squadra comunque reattiva al netto di qualche errore dei singoli come ad esempio quello di Mastinu sul raddoppio dei rossoblu.
Attacco imbrigliato. E gli errori tecnici ieri sono stati maggiori soprattutto fino a quando Caracciolo metteva in rete il pallone dell’1-0 che faceva esplodere l’Arena dopo 57 minuti difficili sfruttando lo splendido servizio su punizione di Beruatto. A dimostrazione che la squadra può sfruttare maggiormente le palle inattive vista la presenza fisica in area avversaria. A tal proposito Lucca tornava titolare dal primo minuto sotto gli occhi del c.t. Roberto Mancini e sotto porta si vedeva poco, tolto uno spunto in avvio anche perché veniva servito poco. All’inizio ci è riuscito Sibilli ma poi sia lui che Marsura si sono persi tra le maglie della difesa del Pordenone sempre pronta a bloccare la manovra e ripartire di slancio con Cambiaghi a sinistra e Folorunsho a portare imprevedibilità. A centrocampo petriccione ha vinto il duello diretto dei registi con Nagy, l’ungherese era in giornata no, e duellato bene anche con Toure costringendo il tedesco sulla difensiva. A conti fatti nel primo tempo la parata più difficile doveva compierla proprio Nicolas sul tiro ravvicinato di Tsadjout sugli sviluppi di un corner da sinistra di Petriccione.
Poca forza per affondare il colpo. E’ mancata anche la spinta sulla corsia di destra con Hermannsson che ha fatto un buon tiro in chiusura di primo tempo ma sbagliava anche molti appoggi e Birindelli che nel finale ha agito principalmente in fase di contenimento. Il gioco si sviluppava soprattutto dalla parte di Beruatto che veniva sostenuto da Marin e Marsura ma anche lui non riusciva a sfondare e andare con frequenza al cross. Nella ripresa il copione non cambia fino al gol. Da quel momento il Pisa controlla ma non ha la forza di affondare il colpo e il Pordenone resta in partita anche se Nicolas non deve effettuare parate complicate. L’ingresso di Gucher permette al Pisa di tenere maggiormente palla ma ad esempio il cambi tra Marsura e  Cohen non cambia nulla in attacco. L’israeliano onestamente è stato sia poco impiegato ma ha anche combinato poco quando è stato gettato nella mischia. Tolto il gol di Terni e la buona partita con il Monza. Il tempo a disposizione c’era  perché alla fine i suoi 20 minuti sono diventati una mezz’ora abbondante per l’infortunio all’arbitro esordiente in B Tremolada, bravo ma forse ha lasciato fin troppo correre, sostituito dal quarto uomo Perenzoni. Prima del recupero entra anche De Vitis proprio per Nagy e nei dieci minuti di recupero il Pordenone rischia di farsi male con un retropassaggio di Bassoli, entrato al posto dell’infortunato Barison, ma Perisan riesce a salvare sulla linea.

Errore decisivo. La frittata invece la combina il Pisa. Il retropassaggio di Caracciolo a Nicolas è un tranquillo alleggerimento al portiere ma il brasiliano si incarta e quando Folorunsho si avventa su di lui non ha neppure la forza di far fallo. Black-out e pari del Pordenone che, ricordiamolo, si presentava all’Arena con un punto in classifica. Tre punti buttati ma va anche detto che è giusto l’applauso dello stadio e l’abbraccio dei compagni per Nicolas. Il brasiliano è uno dei migliori portieri della categoria, ha fatto fare tanti punti al Pisa ed è al primo errore. Certo, è stata un’ incertezza evitabile perché dovuta alla poca attenzione in quel frangente. Un’attenzione che deve sempre rimanere alta perché purtroppo si sa che se sbaglia il portiere prendi gol e l’errore è sempre più evidente rispetto a quello di un giocatore di movimento. Purtroppo però , parlando in generale, la manovra dal basso porta i portieri a giocare maggiormente con i piedi e questi errori sono più frequenti anche se stavolta Nicoloas aveva un ampio margine sull’attaccante e l’errore è del singolo. Insomma buttare qualche pallone in più in tribuna non è mai un delitto quando sei in vantaggio e stanno ormai scorrendo i titoli di coda. E’ il primo gol in questa stagione preso nel recupero. Per diventare ancora più grandi bisogna fare in modo che questa non diventi un’abitudine come negli anni passati. Nessun dramma ma per far risultato giovedì a Cremona servirà un altro Pisa.

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