Un ritorno inatteso ma gradito per un giocatore molto ben voluto dalla piazza. Davide Di Quinzio dopo un anno e mezzo all’Alessandria torna a vestire il nerazzurro. Un destino simile a quello toccato a Luca Verna, ultimo “cavallo di ritorno” della storia del Pisa, che però era andato a Cosenza in prestito e non a titolo definitivo come Di Quinzio. Il centrocampista sarà a disposizione di D’Angelo da settimana prossima, è reduce da una leggera contrattura ma sta bene, con una gran voglia di giocarsi le sue chance in B a 32 anni in una città che ama molto.
Le prime difficoltà e il primo gol. Di Quinzio arriva a Pisa dal Como nell’estate del 2017 ed è uno di quegli acquisti per vincere la serie C voluti dall’allora diesse Raffaele Ferrara. In panchina c’è Carmine Gautieri e Di Quinzio, che gioca con il 10, soffre un po’ in fase di non possesso il 4-3-3 dell’ex allievo di Zeman alla Roma. Si sblocca alla quarta giornata con una bella prestazione impreziosita da un assist e un gol alla Viterbese nel primo successo in campionato dei nerazzurri. L’esonero di Gautieri e l’arrivo di Michele Pazienza in panchina cambiano il sistema di gioco del Pisa e Di Quinzio spesso gioca largo a sinistra nel 4-4-2. Lui che è più abituato ad inserirsi dalla mediana e puntare la porta. Comunque segna due gol importanti nelle vittorie con Monza e Arzachena ma Pazienza non sempre lo schiera titolare. Altra musica con Mario petrone dove segna subito un gol importantissimo all’ultimo secondo con la Pro Piacenza. Un gol che consente al Pisa di andare a giocare il derby di Livorno a soli due punti di distanza, anche se con una partita in più, dagli amaranto capoclassifica. Quella prodezza però è solo un’illusione il Pisa perde e poi, nonostante un netto 3-1 al Pontedera, chiude al terzo posto e viene subito eliminato ai playoff dalla Viterbese. Dopo l’1-0 dell’andata, il Pisa sogna la rimonta ma la Viterbese passa 3-2 all’Arena. Non basta l’assist di Di Quinzio per il rocambolesco gol di Ingrosso. Il Pisa subisce la rimonta dei gialloazzurri e dopo il rigore di realizzato da Mannini nel finale sbaglia l’impossibile e saluta la competizione. Petrone viene esonerato e da quella sconfitta nasce un Pisa tutto nuovo targato Gemmi e D’Angelo.
La pazienza e il trionfo. Di Quinzio viene confermato, nonostante qualche sirena di mercato, ed è uno di quelli che cerca di tenere in quota un pIsa , che dopo gli exploit estivi in Coppa Italia, stenta ad ingranare in campionato. Una prima svolta arriva l’11 novembre nel derby in casa della Lucchese. D’Angelo punta su un insolito 4-2-3-1, fin lì aveva giocato con il 3-5-2, modulo che piace a Di Quinzio che può fare la mezzala con meno compiti difensivi. Ma in quella giornata Di Quinzio, assieme a de Vitis, si esalta in appoggio a Marconi e calcia l’angolo sul qyuale Batman inventa un colpo di tacco da urlo. Il mese di Di Quinzio è dicembre. Un gol su punizione alla Juventus Under 23 ad Alessandria, un gol e un assist nel 2-0 all’Arzachena, un bellissimo slalom per firmare il 2-0 definitivo in casa del Pontedera. Danzando in pratica sul fango. Due assist vincenti nel 2-2 di Novara. E’ ormai per tutti Ddq 10. Però la squadra, nonostante i nuovi acquisti a gennaio, sembra non ingranare e ad Alessandria Davide viene espulso per proteste, dopo un clamoroso rigore negato a Moscardelli, e squalificato per tre giornate. Il finale di stagione però è un crescendo per Davide e per il Pisa che chiude terza e diventa l’avversario che tutti vogliono evitare ai playoff. Di Quinzio gioca gli spareggi alla grande segnando un gol pesantissimo nel 3-2 nella semifinale d’andata ad Arezzo. Un gol che taglia le gambe agli amaranto. In finale è perfetto, come i suoi compagni, e firma l’assist per il gol di Masucci che sblocca la gara di ritorno a Trieste. Allo stadio Nereo Rocco finisce 3-1 dopo i supplementari ed è il momento più alto per Di Quinzio in maglia nerazzurra.
La B durata troppo poco e il ritorno. Di Quinzio, fresco di matrimonio e papà da qualche mese, approccia l’avventura in B con grande entusiasmo. Ma nel ritiro di Storo contro si fa male a un’occhio. La cosa non è semplice, gli occhi sono sempre molto delicati, ma Davide riesce a recuperare. Anche se in pratica salta tutta la preparazione e torna in campo il 22 settembre 2019 nella gara persa 3-2 con l’Empoli. Segna un gol capolavoro alla Salernitana , che fino al piazzato di Mazzitelli con il Cosenza resta l’ultimo gol del Pisa su punizione, aprendo la strada a una vittoria per 2-1 che cancella il ko del sabato precedente a Livorno.  Dopo la sconfitta di Pescara non inizierà più una partita da titolare. A gennaio 2020 viene ceduto all’Alessandria. Lascia Pisa dopo 93 partite, 10 gol e ben 17 assist. Di Quinzio ovviamente ci resta male, sente che può dire ancora la sua,  ma anche ad Alessandria si rivela un vincente. Un anno e mezzo in maglia grigia e un’altra promozione in B, come con Pisa e Spal, con 43 presenze e un gol, 28 presenze più cinque ai playoff nell’ultima stagione. Longo non sempre lo fa partire titolare ma lui quando va in campo il suo dovere lo fa sempre. Adesso il ritorno a Pisa con un contratto fino al 2023. Una seconda casa per Davide.

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