PISA. Il primo dicembre 1985 è la grande giornata di Paolo Baldieri. L’attaccante nerazzurro è il protagonista assoluto nel 3-0 al Lecce di Eugenio Fascetti realizzando il gol che sblocca la gara e fornendo i due assist per i gol di Muro, determinante il suo ingresso in campo, e Kieft. Una vittoria importante in uno scontro diretto per la salvezza. Anche se a fine stagione, ma in circostanze estremamente diverse, Pisa e Lecce concluderanno il campionato con la retrocessione in B.
Si fa male Giovanelli. Nella prima domenica d’avvento l’Arena è piena e pronta a sostenere il Pisa di Vincenzo Guerini che è atteso a una risposta importante dopo la sconfitta pesante in casa del Torino. Un 4-1 subito in rimonta e in superiorità numerica. La squadra ha vinto due settimane prima la Mitropa Cup ma la classifica non sorride. In undici giornate la squadra ha conquistato 8 punti e due sole vittorie con Atalanta e Como, l’unica casalinga, e deve assolutamente vincere contro il Lecce ultimo in classifica che si trova appena due punti sotto a quota 6 assieme al Como. La partita nella prima mezz’ora è molto equilibrata. Il Pisa prova a farsi vedere con un tiro cross di Berggreen su cui non arriva nessuno. Molto più pericoloso il Lecce con Palese che a centro area colpisce di testa spedendo sul fondo un bel cross dalla destra di Alberto Di Chiara. In campo il vecchio leone Franco Causio, campione del mondo nel 1982, si fa rispettare e il Pisa fatica a trovare spazi. Inoltre al 27′ si fa male il regista Giovannelli e Guerini manda in campo Ciro Muro. Praticamente il Pisa gioca con quattro giocatori offensivi: Baldieri, Berggreen, Kieft e lo stesso Muro. Sarà la svolta.
La prima volta di Muro. Al 39′ il Pisa passa con un’azione che anche il Pisa di oggi non disdegna, ovvero break a centrocampo e palla subito in avanti. Il merito è di Ferruccio Mariani che ruba palla e lancia Baldieri che scatta verso l’area ed è bravo ad anticipare Negretti con un pallonetto. L’1-0 permette al Pisa di gestire meglio il secondo tempo anche se il nuovo entrato Pasculli potrebbe pareggiare. é un fuoco di paglia visto che i nerazzurri sono ormai padroni del campo. Muro coglie una traversa clamorosa su punizione con il mancino. Al 74′ il fantasista nerazzurro fa centro con il destro su splendido assist di Baldieri. Per Muro è il primo gol in serie A. La stagione seguente Muro vincerà lo scudetto a Napoli, assieme all’altro nerazzurro Giuseppe Volpecina, e quando viene chiamato in causa non farà rimpiangere i titolari. Compreso un certo Diego Armando Maradona. Quel Pisa-Lecce invece si chiude a sette minuti dalla fine : Baldieri, che qualche anno dopo passerà proprio al Lecce, completa la sua splendida giornata con la palla per il 3-0 finale di Kieft che segna di potenza.
Sensazioni opposte. Appena Lanese fischia la fine dell’incontro l’allenatore del Pisa Vincenzo Guerini tira un sospiro di sollievo dopo una settimana difficile: <Sono contento perché per la prima volta non abbiamo subito gol in campionato. E’ un dato molto importante. Sono contento per i ragazzi che sono stati eccezionali>. E subito dopo la battuta ai microfoni Rai, Guerini riceve l’abbraccio del presidente Romeo Anconetani che è sceso sul terreno di gioco per complimentarsi della vittoria. Mastica amaro invece Eugenio Fascetti, viareggino doc ed ex calciatore nerazzurro, che non cerca alibi come di sua consuetudine: < Ogni tanto bisogna buttarla anche dentro. Loro hanno fatto cinquanta tiri in porta, segnato tre gol e colto un palo>. Infine Fascetti vede che la situazione del suo Lecce inizia a complicarsi:< Speriamo che cambi, altrimenti diventa dura anche se il verbo mollare non dobbiamo conoscerlo>. Il Lecce, quando è già matematicamente in B, risulterà decisivo per far perdere lo scudetto alla Roma con la storica vittoria per 3-2 all’Olimpico alla penultima di campionato, lo scudetto andrà alla Juventus, ma anche per far retrocedere il Pisa. Il pari per 1-1 del Via del Mare costerà caro ai nerazzurri.

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