Seconda puntata dedicata ai voti della stagione del Pisa. A centrocampo promossi a pieni voti Marius Marin e Adam Nagy. Per il resto tanti alti e bassi a cominciare da Benali, arrivato a gennaio, e Touré che non è riuscito a dare continuità a una partenza a razzo. Stagione difficile per il capitano Robert Gucher. Nel complesso durante la prima parte di campionato nel mezzo si è spesso decisamente tanto in fase di non possesso e qualcosa poi è mancato nella seconda parte di stagione.

Marius Marin 7,5: il cuore e i polmoni del centrocampo nerazzurro. Anche lui prosegue un percorso di crescita importante, 141 partite in nerazzurro nelle ultime quattro stagioni, garantendo continuità di rendimento. E’ un altro degli inamovibili di D’Angelo. Se supera ancora uno scalino dal punto di vista tecnico e disciplinare, prende ancora troppi gialli, , vale una squadra di metà classifica in Serie A. Intanto è già in pianta stabile nella sua Nazionale dopo essersi conquistato la fascia di capitano agli europei under 21 e alle Olimpiadi. Inesauribile. I numeri: 40 presenze , 0 gol.
Adam Nagy 7,5: Arrivato in chiusura del mercato estivo dal Bristol City, serie B inglese, entra subito nei meccanismi della squadra e ne diventa uno dei leader. E’ lo schermo davanti alla difesa che mancava anche se dopo un buon impatto nelle prime partite, grande regia contro Monza e Parma, si limita per un po’ di tempo allo stretto necessario in fase d’impostazione. Cresce in maniera esponenziale nel finale di stagione, quando accelera i ritmi e dà decisamente maggior respiro alla manovra. Mentre molti dei suoi compagni iniziano a sentire le fatiche di una stagione intesa lui viene fuori alla grande. La conferma del suo gran momento di forma è arrivata ai playoff e anche ieri quando con la sua nazionale, l’Ungheria, ha battuto per 1-0 l’Inghilterra in Nations League. I numeri: 38 presenze, 0 gol.
Giuseppe Mastinu 6,5: non è sempre continuo ma riesce a ritagliarsi il proprio spazio anche quando parte dalla panchina. Da lì arrivano i suoi due gol in campionato: quello di tacco che fissa il 3-1 di Vicenza alla quarta giornata e quello pesantissimo che porta il Pisa ai supplementari nella finale contro il Monza. Purtroppo non basterà. Si conferma comunque una mezzala più brava nella fase offensiva, quando è in giornata sovrappone spesso quando spinge Beruatto, che in quella di copertura. Giocatore comunque esperto per la categoria che ha dimostrato di poter stare in squadre che lottano per la serie A. I numeri: 35 presenze, 2 gol.
Ahmad Benali 6,5: da calciatori di un certo calibro ti aspetti sempre qualcosa in più. La prima parte giocata a singhiozzo a Crotone probabilmente condiziona la sua tenuta atletica anche nell’avventura in nerazzurra iniziata dopo il mercato di gennaio. Spesso gioca ottimi primi tempi ma non porta mai a termine una partita intera. Contro il Crotone gioca una partita sontuosa, gol e assist per Puscas, ma anche con la Cremonese è determinante guadagnandosi il rigore che sblocca la gara. Male nella sfida cruciale di Lecce, si riscatta in semifinale segnando il gol decisivo con il Benevento. Non incide nella doppia finale. Nel complesso va troppo a corrente alternata al netto di qualche colpo da categoria superiore. I numeri: 17 presenze, 2 gol.

Idrissa Tourè 6: una partenza straordinaria ma un girone di ritorno in netto calo, complice una non perfetta condizione fisica. Soprattutto nelle prime cinque partite è stato a tratti incontenibile ed è l’unico centrocampista, al netto di qualche errore tecnico di troppo,  in grado di inserirsi in area avversaria e far male in zona gol. Segna a Vicenza, Crotone e Cosenza. La sua fisicità ed irruenza sono mancate alla lunga e il calo è stato troppo netto per arrivare a un voto più alto della sufficienza. I numeri: 34 presenze, 3 gol.

Alessandro De Vitis 6: parte bene e segna la rete che apre la partita di Terni vinta per 4-1. Sbaglia un rigore a Crotone e poi si fa male durante la sosta di novembre. Al ritorno gioca meno ma quando D’Angelo lo chiama in causa si conferma affidabile anche in ruoli non suoi. Nella semifinale di Benevento gioca un ora ad alto livello come centrale difensivo, a causa delle assenze di Caracciolo e d Hermannsson, ma poi si fa male e deve alzare bandiera bianca. Entra ai supplementari nella finale di ritorno e assiste all’uno-due del Monza senza nessuna colpa. I numeri: 23 presenze, un gol.

Nicholas Siega 6: dopo il grave infortunio e quasi tutto il girone d’andata in infermeria torna in campo nella gara che vale il titolo d’inverno a Cosenza  e recupera terreno pur non partendo spesso titolare. Gregario comunque prezioso e decisivo soprattutto nelle due vittorie con Cremonese e Cittadella dove sforna il cross per la rete decisiva di Torregrossa. Rispetto a Mastinu porta maggiore copertura e si prende un posto da titolare nella finale di ritorno dei playoff. I numeri: 13 presenze, 0 gol.
Robert Gucher 6: stagione difficile per il capitano, inutile girarci intorno, la prima senza gol in 5 anni di Pisa. Una maggiore concorrenza e un campionato iniziato , per sua stessa ammissione , con qualche problema che forse lo ha condizionato. Nel girone d’andata mette comunque in cascina quattro assist vincenti, poi al ritorno la sua presenza in campo è sempre più sporadica e raramente parte da titolare. Un rigore sbagliato in campionato con il Monza, ininfluente per il risultato, 2-1 per il Pisa, e qualche lampo dei suoi. Come ad esempio la bella prestazione di Como dove centra anche una traversa. Al netto delle difficoltà l’impegno e la generosità però non gli mancano davvero. I numeri: 26 presenze, 0 gol.
Davide Di Quinzio sv: poco spazio per uno dei simboli della promozione del 2019 a Trieste che in estate è tornato in nerazzurro dopo una stagione e mezza all’Alessandria. Decisivo un suo recupero nel finale della gara vinta a Como e un buon impatto nell’unica da titolare giocata a Cosenza. Troppo poco però per un giudizio complessivo. Gli manca solo una partita alle 100 in neroazzurro che rappresenterebbero un traguardo che merita per ciò che ha dato in questi anni. DI numeri: 6 presenze,0 gol.

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